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Il Segretario Generale della Cisl, condivide l’allarme lanciato da Confcommercio sull’aumento del carico fiscale nel nostro Paese, ma torna a ribadire che il taglio delle tasse, la lotta all’evasione e la riduzione della spesa pubblica superflua sono le priorità su cui costruire un’intesa per risollevare l’economia del Paese”.
“E’ necessario abbassare la pressione fiscale e recuperare i 130 miliardi di imposte evase che sono una vera e propria estorsione ai danni di chi le tasse le paga”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando l’allarme lanciato da Confcommercio sul carico fiscale in Italia, che secondo le stime è il Paese, tra le economie avanzate, con il più elevato peso effettivo delle tasse. ”Sull’evasione basta essere rigorosi, draconiani, dare degli esempi che chi sgarra paga”- sottolinea.
Torna quindi a parlare della necessità di arrivare ad un’intesa ‘tra tutti’ per rilanciare l’economia del Paese, puntando su alcuni punti essenziali: fisco, tagli alle spese superflue e rilancio delle politiche industriali.
E su questi punti Bonanni si dice fiducioso che si possa arrivare ad un’ampia condivisione con il premier Letta anche alla luce del pranzo di lavoro svoltosi ieri a Palazzo Chigi tra le tre confederazioni ed il Presidente del Consiglio
“Rischiamo la deflagrazione del Paese manifatturiero – sottolinea – occorre una svolta per uscire dallo stagno, serve tirare la palla in alto” e per farlo “occorre un’intesa che sia punto di riferimento per aggredire la crisi. Le tasse – conclude – centrali e locali, così come sono ora, continueranno a distruggere la giustizia fiscale nel Paese”.