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Sul comune di Palermo non si può più rinviare una discussione generale sulle partecipate che preveda una totale riorganizzazione dei servizi e che affronti la questione pressante delle perdite di ogni azienda che, con l’avvio dei bilanci consolidati a gennaio del prossimo anno, rischiano di causare delle criticità al bilancio del comune, mettiamoci attorno ad un tavolo parlando di soluzioni certe
Affrontare subito la questione delle partecipate del comune di Palermo, anche in vista del bilancio consolidato che mostrerà tutte le debolezze del sistema comunale caricato dalle perdite delle ex municipalizzate, un confronto a tutti i comuni del palermitano e del trapanese sui bilanci, in modo da porre un freno ai tagli della spesa sociale e potenziare gli investimenti in opere pubbliche, un tavolo alla Regione per trovare le giuste soluzioni non più rinviabili alle crisi delle industrie come Cantieri navali, Fiat, l’area di Carini con tutti gli stabilimenti in crisi e il settore industriale di Trapani, dove negli ultimi anni hanno chiuso i battenti oltre 3 mila imprese. La Cisl rinnova il suo impegno per i territori di Palermo e Trapani con queste proposte e richieste alle istituzioni elencate per voce del Segretario Generale Cisl Palermo Trapani , Mimmo Milazzo nel corso della riunione dell’esecutivo che si è tenuta nella sede di Trapani. “Sul comune di Palermo non si può più rinviare una discussione generale sulle partecipate che preveda una totale riorganizzazione dei servizi e che affronti la questione pressante delle perdite di ogni azienda che, con l’avvio dei bilanci consolidati a gennaio del prossimo anno, rischiano di causare delle criticità al bilancio del comune, mettiamoci attorno ad un tavolo parlando di soluzioni certe” . Altro tema affrontato dal Segretario generale, quello dei bilanci dei comuni “intendiamo chiedere alla Regione una norma specifica che obblighi tutti i comuni a confrontarsi con le parti sociali, abbiamo chiesto incontri su tutto il territorio per chiedere maggiore attenzione per la spesa sociale, in un momento di cosi forte crisi, ed investimenti in opere pubbliche, che potrebbero rilanciar e uno dei settori più colpiti, l’edilizia. Ma spesso non riceviamo risposta anche perché le amministrazioni hanno ormai acquisito tutte la cattiva pratica di approvare i bilanci solo a consuntivo nei mesi di ottobre- dicembre, impedendo di fatto la programmazione”. Sul tema del rilancio delle industrie Milazzo incalza la Regione, “Bisogna avviare subito un tavolo regionale per affrontare vertenze quali Fincantieri e tutto il settore della cantieristica navale che a Trapani ha visto la chiusura dell’unico stabilimento, di tutta l’area di Carini, della Keller, della Fiat, del settore edile, del commercio. Incentivare gli imprenditori ad investire qui anche con le zone franche urbane, salvando il tessuto industriale appare ormai l’unica via”. Infine la questione dei precari palermitani, ex Lsu collaboratori scolastici, che attende una soluzione. “Lunedì – spiega Milazzo – si terrà il tavolo a Palermo che abbiamo chiesto in Prefettura sulla vertenza alla presenza del sottosegretario Simona Vicari in rappresentanza del governo nazionale, chiederemo una immediata soluzione per la stabilizzazione di questi lavoratori, 519 famiglie ormai vivono in condizione di fortissimo disagio sociale e a risentirne sono anche le scuole della città”. Per il territorio di Trapani, Milazzo (oltre 25 mila i disoccupati, la cassa integrazione ha raggiunto quote preoccupanti nel 2012, ben oltre 664 mila fra straordinaria e in deroga) ha ribadito “l’unico modo per rilanciare l’economia è contrastare l’economia sommersa basata sull’illegalità, valorizzare il turismo, i prodotti agricoli per puntare sulla loro commercializzazione all’estero, puntare sulle infrastrutture e sui trasporti”.