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Per il sindacato il pressing sul Parlamento da solo non basta. Servono una strategia su tre livelli, un piano di risparmi e un programma pluriennale di stabilizzazione. L’appello al governo regionale: apra subito il confronto
PALERMO (ITALPRESS) – Ci auguriamo che al confronto che attendiamo, il governo si presenti, non con generiche rassicurazioni relativamente a modifiche da apportare durante il dibattito sulla legge nazionale di Stabilità, al testo varato dalla Camera la settimana scorsa
“Ci auguriamo – si legge in una nota Cisl – che al confronto che attendiamo, il governo si presenti, non con generiche rassicurazioni relativamente a modifiche da apportare durante il dibattito sulla legge nazionale di Stabilità, al testo varato dalla Camera la settimana scorsa”. Sarebbe infatti “troppo tardi e troppo pericoloso”, sottolinea il sindacato. Che insiste: “serve un piano regionale per il quale il governo dell’Isola deve impegnarsi a razionalizzare le risorse e realizzare risparmi così da poter assicurare l’impiego stabile dei lavoratori sulla base di un programma pluriennale”. Pertanto, “la Cisl si attende dal governo della Regione che obblighi sindaci e amministratori locali a recuperare risorse e tagliare sprechi in via amministrativa e ad avviare col sindacato un confronto capace di ridurre, ente per ente, ogni fattore di deficit”.
“È questo – scrivono Bernava e Caracausi – che renderebbe credibile l’azione del governo, sia sul fronte interno, con la definizione del piano di rientro per la stabilizzazione, che su quello esterno, della richiesta di eventuali deroghe a Roma. Su queste basi – concludono – la Cisl è disponibile a dare il proprio contributo di sacrifici e responsabilità”. Pertanto, “sia istituita subito una unità di crisi che segua passo passo gli sviluppi della vicenda, al Parlamento nazionale, in sede regionale e presso ogni amministrazione locale”.