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Una lunga catena umana, sabato prossimo, legherà simbolicamente palazzo d’Orleans e palazzo dei Normanni. Sarà formata, secondo gli organizzatori, da sei-settemila persone, che arriveranno a Palermo dalle nove province siciliane con una settantina di pullman per partecipare alla manifestazione regionale organizzata dalla Cisl
PALERMO (ITALPRESS) A partire dalle 10, stringeranno nel serpentone Presidenza della Regione e Parlamento dell’Isola per “simboleggiare – dice Maurizio Bernava, segretario regionale – la necessità che governo, politica, partiti, forze sociali, concorrano assieme nella rottura storica con una pratica politica che si nutre di risse, poltrone e gestione clientelare e affarista della spesa”. La Cisl ha illustrato stamani il suo progetto, le priorità che affida alla politica “a partire dalla prossima legge regionale di Stabilità”. I tempi dentro i quali ritiene che la svolta debba essere attuata: “tre-quattro anni con tagli del 10 per cento l’anno mediante il sistema della centrale d’acquisto e dei costi standard, e grazie alla ineludibile eliminazione di sprechi, rendite, privilegi, inefficienze, disorganizzazione”.
“La manifestazione regionale di dopodomani non sarà contro qualcuno o qualcosa ma per”, dicono al sindacato dove hanno pure coniato un hashtag, #cislper, attraverso il quale saranno diffuse nei social media, in tempo reale, news e immagini della mobilitazione.
“La Sicilia affonda nella recessione – sostengono alla Cisl -. Il Pil a fine anno calerà del 4% sul 2012, la domanda delle famiglie riporterà il -3,5%. Gli investimenti in macchinari e attrezzature registreranno il -5%. E a fine 2013 per chiudere il bilancio regionale mancheranno, rispetto a un anno fa, ben 1,1 miliardi. Pertanto, é necessario che la struttura della spesa non resti tale e quale perché il buco finirebbe per tradursi in una mannaia sulle politiche sociali e in un’ipoteca mortale sulla ripresa dell’economia”.
“Serve – secondo il sindacato – una operazione epocale, politica ma anche etica. Con una strategia di risanamento e sviluppo pure per settori finora socialmente assistiti”. “Siamo disponibili a fare la nostra parte – dichiara Bernava – perché dietro l’angolo c’é il modello Grecia: il fallimento economico, sociale e amministrativo, della Regione. Chiediamo – ripete il segretario che l’emergenza crisi sia assunta come reale priorità da tutti in Sicilia, e che sia finalmente avviato il confronto sulla legge di Stabilità e l’utilizzo dei fondi Ue”. “Abbiamo – precisa – tre priorità: la crescita, le povertà, il risanamento del bilancio.
E con la manifestazione di sabato intendiamo lanciare un appello: affinché centinaia di milioni siano spostati da sprechi e abusi verso nuove politiche per lo sviluppo, il sociale, gli enti locali. E perché sia messo in conto il taglio di tariffe e addizionali locali e regionali privilegiando politiche per l’attrazione degli investimenti e di inclusione sociale. Bernava parla di una “necessaria cooperazione tra Stato, Regione ed enti locali che assieme alle forze sociali devono lavorare per liberare la spesa da vincoli e interessi speculativi e per promuovere nuove politiche di riequilibrio e crescita”.
La manifestazione si farà di sabato, fa ancora sapere la Cisl, per non caricare di ulteriori tagli la busta paga dei lavoratori, per non penalizzare neppure indirettamente le imprese. E per allargare la partecipazione all’iniziativa, del mondo economico e sociale regionale.