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Bonanni a Renzi «La Cisl è pronta a mettere a frutto la sua cultura orientata alla modernità e alla responsabilità verso il paese. Occorrono riforme importanti che rendano più efficaci, più snelle e meno costose le amministrazioni statali, regionali e locali»
ROMA (ITALPRESS) – “La Cisl è pronta al confronto con il neo segretario del Pd, Matteo Renzi per cambiare il nostro paese, affrontando le questioni di una efficace governabilità, dell’economia e del mercato del lavoro”. È quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in un telegramma di congratulazioni inviato a Matteo Renzi. “Voglio inviarti un caloroso messaggio di auguri e di congratulazioni per la tua affermazione nelle primarie del partito democratico”, sottolinea il leader della Cisl. “L’affluenza positiva delle persone, in una stagione caratterizzata da populismo ed antipolitica, dimostra che c’è tra i cittadini una grande speranza di cambiamento e di partecipazione democratica. Speriamo che ci sia davvero una ventata di modernità sostenuta da iniziative consapevoli e partecipate. Tocca alla politica ed ai grandi corpi collettivi, rispondere concretamente alle richieste dei cittadini, assicurando al paese le necessaria governabilità. Per quanto ci riguarda, la Cisl è pronta a mettere a frutto la sua cultura orientata alla modernità e alla responsabilità verso il paese. Occorrono riforme importanti che rendano più efficaci, più snelle e meno costose le amministrazioni statali, regionali e locali. Abbiamo bisogno anche di un mercato del lavoro flessibile ma fortemente tutelato. Per questo, la Cisl è pronta a confrontarsi, nella reciproca autonomia, con il Pd per cambiare il nostro paese, a cominciare dal taglio urgente delle tasse per i lavoratori e i pensionati, affrontare con provvedimenti straordinari la mancanza di occupazione per i giovani, le donne e quanti rischiano di perdere il posto di lavoro, varare una nuova elettorale che – conclude – restituisca ai cittadini la libertà di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e nelle istituzioni”.