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Bernava sui temi del vertice a Roma: “La Sicilia si attrezzi con un proprio piano strategico di risanamento e sviluppo. Non vorremmo che la Sicilia diventi per l’Italia quello che la Grecia è stata per l’Europa”
“Ci preoccupa che a Roma oggi, dalle notizie che arrivano a Palermo, si sia parlato più di bilancio che dell’impasse della Finanziaria regionale”. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, interviene sui temi dell’impugnativa del Commissario dello Stato e sull’incontro svoltosi oggi a Roma. “Non vorremmo – dice – che per la Sicilia si proceda con scelte di risanamento del bilancio della Regione imposte dall’alto, che dopo anni di distrazione, rinvii e omissioni dei governi e della politica siciliani, facciano pagare alla parte più debole della società, un prezzo altissimo. E facciano dell’Isola, per l’Italia, quello che la Grecia è stata per l’Europa”. “Apprendiamo – continua Bernava – che sono due gli elementi concreti emersi dal vertice romano di oggi: il rinvio della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bilancio e l’istituzione del tavolo tecnico per la verifica dei residui attivi accumulati”. Il rinvio, porta con sé il rinvio del pagamento degli stipendi ai lavoratori. Quanto al tavolo tecnico, è la conferma che “la questione della fragilità economica e finanziaria della Regione necessitava da tempo di un serio piano di ristrutturazione e riqualificazione, con l’obiettivo di assicurare alle casse regionali maggiori entrate e minori spese”. “La Cisl – dichiara il segretario – è preoccupata”. A Crocetta dice: “Si affretti a elaborare assieme alle forze economiche e sociali, agli enti locali e al Parlamento regionali, un piano strategico proprio della Regione, da portare a Roma. Eviti i facili proclami e gli scontri istituzionali”. Perché la Sicilia ha bisogno di una strategia di corresponsabilità, per il risanamento e il suo sviluppo.