Province: Cisl, appello-manifesto per le città metropolitane

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Le città metropolitane sono considerate dall’Unione Europea come l’organismo territoriale prioritario cui destinare rilevanti risorse finanziarie. Le città di Messina, Catania e Palermo, quindi se l’Ars approverà l’istituzione delle città metropolitane anche nella nostra Regione, potranno entrare a far parte del “C15”, cioè il Club delle 15 città metropolitane italiane. Un club ristretto e selezionato che, nel dialogo diretto con il governo nazionale e la commissione europea, sarà chiamato a definire le linee strategiche e progettuali sulle quali impegnare le future risorse finanziarie europee dei PON, dell’Agenda Urbana e della programmazione regionale a valere sui fondi PO-FERS

 

PALERMO (ITALPRESS) – “Il rilancio economico del paese sarà necessariamente trainato dalle città metropolitane nate nel mondo occidentale e in tutta Europa per dare un governo alle realtà urbane che per la complessità delle relazioni economiche, sociali e demografiche e per l’interdipendenza dei sistemi produttivi, mettono in rete diversi territori comunali”. È il primo punto dell’appello ‘manifesto per le città metropolitane, lanciato dal segretario Cisl Sicilia Maurizio Bernava, da Michele Limosani economista, prorettore dell’università Messina è condiviso dai sindaci di Palermo, Catania e Messina Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti. L’appello si rivolge ai 90 deputati dell’Ars in vista della ripresa dei lavori assembleari in programma domani.
“Le città metropolitane – prosegue Bernava – sono considerate dall’Unione Europea come l’organismo territoriale prioritario cui destinare rilevanti risorse finanziarie. Le città di Messina, Catania e Palermo, quindi se l’Ars approverà l’istituzione delle città metropolitane anche nella nostra Regione, potranno entrare a far parte del “C15″, cioè il Club delle 15 città metropolitane italiane. Un club ristretto e selezionato che, nel dialogo diretto con il governo nazionale e la commissione europea, sarà chiamato a definire le linee strategiche e progettuali sulle quali impegnare le future risorse finanziarie europee dei PON, dell’Agenda Urbana e della programmazione regionale a valere sui fondi PO-FERS”.
“L’esclusione della Sicilia dalle città metropolitane – prosegue Maurizio Bernava nell’appello – impedirà alle tre città dell’isola di creare rilevanti posti di lavoro e di attrarre consistenti investimenti privati con moltissimi giovani che saranno condannati a perpetuare l’attuale status di disoccupati, incentivando il gravissimo fenomeno della fuga dei cervelli. Alle città metropolitane dovranno essere attribuite funzioni e competenze che mettano in grado il comprensorio di governare fenomeni complessi come quello della mobilità, del ciclo integrato dei rifiuti, dell’uso e della valorizzazione del territorio e dello sviluppo economico. La Regione Sicilia, in forza della sua speciale autonomia, ha la possibilità di procedere all’istituzione delle tre città metropolitane, Palermo, Catania e Messina, alla perimetrazione degli ambiti delle città, tenendo conto della complessità delle relazioni economiche, sociali e demografiche che lega i comprensori, alla definizione delle funzioni e delle competenze, distinguendo tali funzioni da quelle dei liberi consorzi, evitando cosi’ la miope ed inutile contrapposizione tra città metropolitane e liberi consorzi.
Facciamo appello a tutti i siciliani, alle forze sociali, rappresentanze imprenditoriali, ordini professionali – conclude Bernava – a sottoscrivere questo documento e invitiamo i parlamentari regionali a cogliere l’opportunità della prossima approvazione dell’art.7 del disegno di legge in discussione all’ARS per istituire le città metropolitane di Catania Messina e Palermo, affinché si eviti il suicidio territoriale per questi territori e la condanna per la Sicilia ad essere sempre di più la periferia dell’Europa”.

 

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