Fisco. Bonanni: “Renzi è stato costretto a fare ciò che ha detto il sindacato”

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Renzi non faccia l’errore di fare di tutta un’erba un fascio. Ci sono sindacati e sindacati, come ci sono politici e politici. Tolga i paraocchi. Questa a caldo la replica via twitter del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni alle critiche di Renzi rivolte ai sindacati nel corso della trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”

 

“Il Presidente del Consiglio, Renzi farebbe bene a non stare sopra le righe”. ha poi aggiunto dai microfoni del Gr 1 Rai. “Meglio aspettare per un incontro, gli incontri si fanno quando possono servire. Il Presidente del Consiglio ha bisogno di avere delle opinioni, speriamo le abbia chiare, ha bisogno di avere degli obiettivi , speriamo lì abbia chiari, ha bisogno anche di tanta collaborazione…… A me non piace questa ruggine oramai chiara che c’è tra lui e la Cgil perché non porterà a nulla di buono, nè per il governo, nè per il sindacato, nè per il Paese.”
Sul taglio delle tasse per 10 miliardi di euro annunciato da Renzi, Bonanni ha poi dichiarato: “E’ ciò che abbiamo chiesto insistentemente e credo che Renzi l’abbia fatto perché non poteva fare diversamente. Non tener conto delle famiglie , dei lavoratori e dei pensionati, sarebbe stato per lui una prima sconfitta nella decisione sapendo che ha la campagna elettorale. Forse ecco perché ricerca un po’ di attrito col sindacato. E’ stato costretto a fare ciò che ha detto il sindacato e quindi ora deve mettersi contro il sindacato per rabbonire alcuni ambienti che gli chiedono invece differenti posizioni e differenti decisioni.”
Alla domanda sulla possibilità di un incontro a breve tra governo e parti sociali, Bonanni ha puntualizzato :”Gli incontri si fanno quando possono servire, ma con una posizione così inusuale e sbagliata del Presidente del Consiglio , è meglio aspettare . Certamente il sindacato non servirà a fare da scendiletto a nessuno , sia chiaro che sarà vigile lo stesso su ogni questione. Tanto che sulle tasse, Renzi ha dovuto fare esattamente quello che noi abbiamo chiesto. La Cisl da mesi, giorno per giorno, sta insistendo su questo aspetto e lui ha dovuto fare esattamente così altrimenti avrebbe pagato un prezzo politico molto alto”.
Infine alla domanda quali misure la Cisl vorrebbe venissero adottate dal nuovo governo cocnlude: “Sulla cassa integrazione in deroga , la nostra posizione è che va mantenuta in piedi, però va rivisto il meccanismo di copertura. Ci vuole molto più rigore per scegliere il perimetro di intervento e poi di qualificare la linea richiesta. Era esattamente quello che abbiamo chiesto ai ministri Fornero e Giovannini, ossia di giustificare il sostegno solo a chi partecipa ad esempio a corsi di formazione; chi non partecipa perde l’indennità . Il governo deve muoversi ed affidarsi ad agenzie anche private in modo tale che se i lavoratori ricevono un’offerta a pari qualifiche e rinunciano, perdono l’indennità. È una proposta che facciamo da diverso tempo, il governo non si metta in testa di modificare in piena crisi i meccanismi di copertura perché farebbe solo male alle persone e magari, nell’intento di andare a sostenere non si sa chi, si prendono i soldi solo ai lavoratori.Le casse integrazione in deroga sono pagate dallo stato ma la stragrande maggioranza sono pagate dalle imprese e dai lavoratori”.