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Le scelte del governo non considerano i pensionati nell’abbattimento delle ritenute fiscali e annuncia provvedimenti che vanno nel senso opposto alle nostre richieste. Il piano di spending review ipotizza cioè la deindicizzazione delle pensioni, questo come se il costo della vita non pesasse fortemente sui redditi già bassi dei pensionati
“Il programma del governo Renzi ignora del tutto i problemi degli anziani e dei pensionati anzi li considera quasi un peso, piuttosto che una risorsa fondamentale per le famiglie dove spesso fungono da unica fonte di sostentamento per i figli in cerca di lavoro o disoccupati, se non si interverrà in modo diverso, protesteremo”. E’ un ordine del giorno approvato dall’esecutivo della Fnp Cisl Palermo Trapani che si è riunito questo pomeriggio nella sede di via Villa Heloise a Palermo, a lanciare l’allarme sulle politiche del nuovo governo. Tutto partendo dai dati: i pensionati a Palermo sono 253.285 e la medie delle pensioni non supera i 667 euro mensili, stessa situazione a Trapani dove su 95 mila pensionati, 64.800 percepiscono una pensione al di sotto dei 500 euro. “Le scelte del governo non considerano i pensionati nell’abbattimento delle ritenute fiscali e annuncia provvedimenti che vanno nel senso opposto alle nostre richieste – ha affermato Mimmo Di Matteo Segretario Fnp Cisl Palermo Trapani –. Il piano di spending review ipotizza cioè la deindicizzazione delle pensioni, questo come se il costo della vita non pesasse fortemente sui redditi già bassi dei pensionati”. “L’ipotetico abbattimento della indicizzazione delle pensioni e la mancata riduzione delle ritenute fiscali, sono una grande ingiustizia e non tengono conto del fatto che anche per gli anziani il costo della vita è fortemente aumentato, insieme al peso dei tributi locali. Non si tiene conto inoltre del ruolo dei pensionati in famiglia che molto spesso fungono da ammortizzatori sociali per i figli disoccupati e in difficoltà economiche”. Di Matteo conclude “il nostro ordine del giorno è una forte presa di posizione, le politiche del governo Renzi non fanno altro che isolare ancora di più il mondo dei pensionati accentuando il divario con quello dei giovani e del mondo del lavoro, questo per noi è inaccettabile”