Ph. © Franco Lannino/Studio Camera
[print_link]
Durante l’incontro il comune ha discusso con i sindacati del piano per l’esodo su base volontaria dei dipendenti delle aziende concordato con il Ministero del Lavoro, Inps e Italia lavoro, per il quale l’amministrazione ha annunciato un finanziamento da 6 milioni di euro
“Il confronto con il comune è stato proficuo, ci auguriamo che questo clima di collaborazione possa proseguire nei prossimi giorni al fine di coniugare l’esigenza dell’equilibrio di bilancio e il necessario e non più rinviabile riordino dei servizi che le partecipate dovranno svolgere”. Ad affermarlo al termine dell’incontro che si è svolto al comune di Palermo fra i rappresentanti sindacali di Cgil Cisl e Uil, il sindaco Orlando e gli assessori al Bilancio e alle Partecipate sul futuro delle partecipate del comune di Palermo, è Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani. Durante l’incontro il comune ha discusso con i sindacati del piano per l’esodo su base volontaria dei dipendenti delle aziende concordato con il Ministero del Lavoro, Inps e Italia lavoro, per il quale l’amministrazione ha annunciato un finanziamento da 6 milioni di euro. Il comune si appresta a pubblicare il bando il prossimo 10 aprile. “I dipendenti interessati agli incentivi per l’esodo potranno partecipare al bando che il comune si appresta a pubblicare, iscrivendosi ad un elenco. L’amministrazione su nostra richiesta, ha assicurato che, qualora fosse necessario, i fondi a disposizione per l’esodo verranno incrementati con il bilancio”. “Durante l’incontro –aggiunge Milazzo – abbiamo affrontato le questioni che riguardano le partecipate e il bilancio del comune, esigenze da coniugare ancora di più dato che dal 2015 l’amministrazione dovrà redigere il bilancio consolidato dopo che la legge di stabilità ha previsto che i deficit delle partecipate dovranno essere coperti con i bilanci dei comuni capofila”. “Al comune abbiamo chiesto – spiega Milazzo – anche una verifica complessiva di coloro i quali hanno maturato i requisiti pensionistici o li matureranno nei prossimi tre anni, per capire quale sarà l’impatto in termini di minore spesa per il comune, tutto per una migliore programmazione. In questo quadro bisognerà muoversi per collocare i dipendenti Gesip”. Milazzo conclude: “Nonostante le grandi difficoltà il comune di Palermo è stato in grado di sviluppare un’azione coordinata che gli ha consentito di non andare in deficit rispetto ad altre realtà siciliane, ma ora il lavoro deve proseguire con la riorganizzazione dei servizi che le partecipate dovranno svolgere per una migliore efficienza a favore dei cittadini all’insegna della tutela dei posti di lavoro dei dipendenti” .