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“I lavoratori sono esasperati, la mancanza di un reddito, la totale incertezza sul futuro non fanno altro che aggravare le angosce”. Ad affermarlo è Michele Giordano Rsu Fistel Cisl Palermo Trapani dopo la protesta Accenture, nel corso della quale un centinaio di lavoratori che fanno parte dei 262 operatori licenziati lo scorso 30 ottobre, hanno manifestato a Palermo, all’altezza del ponte di via Belgio bloccando il traffico all’ingresso dell’autostrada Palermo-Catania. Dopo il sit in i sindacati sono stati ricevuti dal prefetto. “Il governo nazionale deve intervenire con maggiore determinazione – aggiunge Giordano – per riportare al tavolo delle trattative la Bt assente l’altro giorno, intanto la protesta non si fermerà. Al prefetto abbiamo chiesto di pressare affinché presto si possa convocare al Ministero del lavoro un tavolo con Bt e tutti i soggetti coinvolti e di intercedere presso l’azienda affinché non venga smantellata la sede, dopo l’annuncio di Accenture sull’abbandono dei locali a partire da mercoledì prossimo” . Un settore quello delle telecomunicazioni, privo di regole, lamentano Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi Segretario Fistel Cisl Palermo Trapani. “Non ci sono regole – aggiungono – il settore è soggetto alla concorrenza sleale e alla delocalizzazione, inoltre, temiamo che la defiscalizzazione dell’Irap possa trasformarsi in uno strumento utilizzato per chiudere società e crearne di nuove, abbattendo il valore delle commesse. Chiediamo al governo nazionale di fissare delle regole per le telecomunicazioni”. Oltre ai 262 lavoratori di Accenture, ci sono i 130 lavoratori del call center 4U in cig a zero ore, e i lavoratori , circa 750 di Almaviva addetti alla commessa Wind che scadrà all’inizio del 2015, che temono per il loro futuro. “Tutte vertenze che porteremo in piazza il prossimo 20 e il 21 novembre a Roma in occasione della notte bianca dei call center”.