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Dal sito http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Archivio_notizie/2014/Dicembre/info-655448337.htm
“Per il lavoro è per il sociale” è stato lo slogan dell’appuntamento di oggi al Palapartenopea di Napoli con la grande manifestazione che ha riunito i delegati della Cisl delle regioni meridionali. In una cornice bellissima di partecipazione, iniziano gli interventi dei delegati che hanno lanciato a Renzi, come è successo ieri a Firenze, messaggi e appelli per ascoltare le voci e le richieste di chi è in prima linea nei luoghi di lavoro e ha a cuore il rilancio e lo sviluppo del Paese. “O il Paese riparte dal Sud o non riparte. – ha detto Annamaria Furlan davanti ai diecimila partecipanti al Palapartenope – Sui fondi europei in particolare il Sud deve avere le risorse necessarie per far ripartire la crescita e lo sviluppo e quindi il lavoro. Le risorse europee sono una cosa seria, bisogna avere la capacità di programmare e di fare progetti sapendo presentarli e gestirli. Nemmeno un euro deve essere scippato da nessuno rispetto al valore dello sviluppo e del
lavoro. Su questo la Cisl vigilerà e farà anche proposte molto chiare e precise”.
“Per far ripartire il Paese – ha aggiunto – non basta una giornata di sciopero generale, ci vuole una mobilitazione continua del mondo del lavoro e una nostra capacità di proposta”.”Per far ripartire il Paese – ha aggiunto – non basta una giornata di sciopero generale, ci vuole una mobilitazione continua del mondo del lavoro e una nostra capacità di proposta”. E sulla contrattazione il messaggio a Renzi è chiarissimo: “come fa a sostenere di rafforzare il secondo livello contrattuale se poi taglia la decontribuzione di quel livello e non finanzia la defiscalizzazione di quel contratto. Abbiamo bisogno di cose vere, non di slide. Il popolo Cisl si consulta con la contrattazione e non online”.
Anche sul rapporto con la Cgil e l’unità sindacale, Furlan ha ribadito che “alla Cisl, non sta bene che Landini dichiari lo sciopero generale e che poi lo dichiari la Camusso assieme a Landini e soltanto dopo chiedano agli altri e alla Cisl se aderiscono o no”. “Detto ciò – ha aggiunto il segretario della Cisl – siamo sempre disponibili al dialogo e al confronto unitario ma non siamo disponibili a costruire movimenti ma solo a rafforzare il sindacato. L’unità sindacale o vede protagonista la Cisl o non è”. Domani il terzo e ultimo appuntamento nazionale della Cisl che si terrà al Carroponte di Sesto S. Giovanni in provincia di Milano, al quale prenderanno parte le regioni del Nord e la Sardegna. La manifestazione si aprirà alle 10.30 e vedrà alternarsi sul palco lavoratori, giovani, stranieri, pensionati, che daranno la loro testimonianza concreta e rilanceranno le proposte della Cisl sui temi di nuove politiche per il lavoro, sulla lotta alla precarietà dei giovani, sulla tutela dei redditi, sullo sblocco dei contratti del pubblico impiego.
L’iniziativa si concluderà alle 13 con l’intervento del segretario generale Cisl, Annamaria Furlan.