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I 76 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia, senza stipendio da due mesi e senza buoni pasto da maggio, incroceranno le braccia per due giorni. Due giorni di sciopero con sit-in: domani, mercoledì 10 alle 9, sotto la sede dell’Ars, in occasione della terza audizione dei sindacati in commissione Bilancio. E dopodomani, giovedì 11 sempre alle 9, ma sotto la presidenza della Regione davanti a palazzo d’Orleans, per chiedere “garanzie e continuità occupazionale”. Le giornate di protesta sono le prime due indette ma i sindacati fanno sapere che non intendono innescare la retromarcia. Perché, con le parole di Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, “la situazione è diventata insostenibile”. “Il governo intervenga immediatamente – afferma Milazzo – per evitare il rischio liquidazione”. E Anna Cutrera, segretario della Fiba Cisl siciliana: “Con questi due giorni di mobilitazione intendiamo accendere l’attenzione del socio-unico Regione su una situazione che ha per protagonisti lavoratori altamente professionalizzati. È necessaria una svolta”.
All’appello, fanno sapere le associazioni sindacali, non mancano solo gli stipendi. A circa 25 dipendenti che hanno aderito alla previdenza integrativa, da due anni la società trattiene il Tfr. Ma il contributo volontario viene prelevato in busta paga e non versato al fondo pensione.