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“Purtroppo dopo almeno sei mesi di incontri su Grifa, oggi apprendiamo che sfuma il progetto su Termini Imerese del gruppo automobilistico, ma che ci sarebbe una nuova società che opera nel campo della componentistica, la Metec, pronta ad investire assorbendo gli stessi lavoratori, una notizia che ci ha colto di sorpresa e che non fa altro che aumentare le angosce degli operai”. Ad affermarlo al termine dell’incontro al Mise sulla vertenza ex Fiat sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo della segreteria provinciale Fim. “Grifa è fuori gioco ha spiegato De Vincenti, perchè non avrebbe soddisfatto le condizioni economiche poste dal Ministero sulla ricapitalizzione, e ciò vuol dire che, per questa nuova manifestazione di interesse ci sono solo meno di tre settimane da qui al 31 dicembre per definire tutti i dettagli , poi scadrà la cassa integrazione. Abbiamo chiesto dunque di incontrare subito questa azienda e avere chiarimenti sul piano che prevederebbe sempre la cessione del ramo di azienda, l’assunzione di 768 operai Fiat e Magneti Marelli, le garanzie per l’indotto, la realizzazione della componentistica dal prossimo anno e nel futuro anche di auto, ma sono tutte comunicazioni fatte oggi al tavolo dal vice ministro allo Sviluppo economico da vagliare”. Entro venerdi la Metec , annuncia il Mise, presenterà il contratto di sviluppo ad Invitalia , la Fiat ha ribadito la disponibilità alla cessione del ramo di azienda e all’incentivo all’esodo . “Intanto – afferma Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – la Regione ci ha comunicato di aver approvato l’accordo di programma quadro per la reindustrializzazione di Termini, che prevederebbe lo stanziamento di 290 milioni di euro, 140 regionali e 150 nazionali, e su nostra richiesta, la salvaguardia con gli ammmortizzatori sociali per tutti i lavoratori”. Entro giovedi verrà siglato dalle istituzioni regionali, dal governo nazionale , Invitalia e dal comune di Termini Imerese. “Ma siamo davvero preoccupati per le continue incertezze sulla vertenza e vorremmo che il Mise, la Regione, mettessero dei punti certi su un progetto vero che possa far ritornare gli operai a lavoro, oltre cinque anni di indiscrezioni, progetti andati a vuoto, sono davvero troppi” conclude De Luca.