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“Come sempre a pagare il prezzo più alto della crisi, sono i lavoratori siciliani, chiediamo certezze sul futuro di Ansaldo Breda e tutte le realtà industriali di Carini”. Ad affermarlo sono Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani, intervenendo sulla vertenza Ansaldo Breda di Carini, nel giorno dello sciopero dei 160 lavoratori e del presidio unitario Fim Fiom e Uilm davanti la presidenza della Regione. “All’ultimo incontro l’Azienda ci ha fatto sapere che il carico di lavoro per lo stabilimento del palermitano per tutto il 2015 impegnerà solo il 50% dei lavoratori, e in modo unilaterale ha deciso di continuare a mandare in trasferta i lavoratori, 50 in tutto, nelle altre sedi dove, di certo, i carichi di lavoro non sono venuti meno”. Il 27 gennaio si riunirà il consiglio di amministrazione di Finmeccanica sul piano industriale del gruppo e il 30 si terrà un incontro fra i dirigenti del gruppo e le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm. “Abbiamo sollecitato anche un incontro al Mise per chiarire qual è il piano industriale per lo stabilimento di Carini, che sembra escluso dalle scelte di Finmeccanica. L’Azienda rispetti gli impegni per il rilancio del sito industriale, il territorio palermitano non può permettersi la perdita di stabilimenti cosi strategici”. Alle 17 si terrà un incontro fra Regione e sindacati.