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Stato di agitazione dei 2500 dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria Paolo Giaccone di Palermo. A proclamarlo è la Cisl Università, spiega il segretario di Palermo Trapani Maurizio Ippolito “dopo il mancato accoglimento delle proposte che abbiamo avanzato in più occasioni sul contenuto del Protocollo d’Intesa Università-Regione, siglato a gennaio, che presenta palesi disattenzioni alle leggi nazionali e regionali, motivi che ci hanno indotto a presentare un ricorso al Tar contro i protocolli d’intesa Università-Regione di Catania, Palermo, Messina”. Nel dettaglio secondo il sindacato il protocollo, “avrà ripercussioni sulla mission didattica, di formazione e di ricerca tipica del personale delle aziende ospedaliere universitarie”. “Siamo estremamente preoccupati – spiega Ippolito – perché questo porterà con il tempo alla scomparsa dei Policlinici universitari e alla loro missione di formazione dei professionisti della salute, oggi demandata alla buona volontà dei singoli, più che a un reale percorso organico di eccellenza. Nel protocollo sono state inserite inoltre dichiarazioni di intenti sulla cosiddetta ‘vendita’ del personale tecnico amministrativo all’area sanità che di fatto modifica lo stato giuridico di una parte del personale”. Da qui lo stato di agitazione, spiega Ippolito “vista la chiusura dei vertici sia assessoriali sia universitari[Marker] sul protocollo, abbiamo deciso di intraprendere le vie legali e proclamare lo stato di agitazione” .