Povertà, l’iniziativa delle associazioni e dei sindacati per l’integrazione al reddito

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“Diciamo no alla logica del sussidio”. Contro la povertà assoluta serve una manovra che, assieme a misure per far fronte all’emergenza, preveda interventi su più fronti: “un piano regionale pluriennale contro la povertà. La ristrutturazione del welfare regionale e locale. E misure di politica attiva centrate sui servizi alla persona”. Così le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil nel giorno della presentazione all’Ars del disegno di legge di iniziativa popolare sull’integrazione al reddito contro la povertà assoluta. “Un’iniziativa che riteniamo fondamentale – affermano Mimma Argurio (Cgil), Rosanna Laplaca (Cisl) e Luisella Lionti (Uil) – ma che da sola è insufficiente per superare l’estrema condizione di disagio che in questi anni di crisi ha colpito drammaticamente famiglie e bambini”. Secondo gli ultimi dati Istat, scrivono infatti i sindacati, in Sicilia nel 2013 a vivere in condizioni di povertà assoluta sono stati 229 mila minori (+5,9%rispetto all’anno precedente). In pratica, uno su quattro è povero. E il dato colloca l’Isola al secondo posto tra le regioni italiane, per povertà minorile.
Dal governo della Regione le confederazioni si attendono “precisi impegni scanditi da tempi e modalità fissati in un piano pluriennale e una politica di servizi per l’inclusione sociale”. Parallelamente, sottolineano, alle misure richieste anche in questi giorni al governo nazionale dall’Alleanza contro la povertà di cui Cgil, Cisl e Uil fanno parte e che nei prossimi giorni vedrà la luce anche nella versione regionale. Il ddl prevede tra l’altro un aiuto economico per le famiglie in stato di poverta’ assoluta che in Sicilia sono 250 mila, per un totale di circa un milione di persone. Da lunedì avrà il via la raccolta firme per accelerare i tempi.

 

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