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Tanti, troppi i black out in Sicilia in questi caldi giorni di luglio. Cosi i sindacati chiedono “investimenti sulla rete elettrica ma l’Enel rimanda sempre e l’isola continua ad essere la cenerentola d’Italia per qualità del servizio elettrico”. Solo nel 2014, denunciano Filctem CGIL – Flaei Cisl – Uiltec Uil, “l’Enel ha versato all’Autorità dell’energia una penale di circa 12 milioni di euro, per aver superato in modo consistente il numero ed i minuti medi di interruzione per cliente di energia, previsti a livello nazionale”.
Nei mesi più caldi la rete elettrica siciliana peggiora il servizio elettrico già insufficiente. Lo stesso fenomeno si verifica nel corso dell’anno anche con condizioni climatiche ed eventi atmosferici appena fuori norma ; la mancata programmazione di investimenti negli anni passati determina oggi una situazione drammatica per le famiglie, le imprese, il commercio, il settore turistico ecc. “In questi giorni – continuano i sindacati – i tanti black out hanno determinato gravi disagi in tutta l’isola e solo la solerzia e l’impegno e il grande senso responsabilità degli addetti del settore elettrico hanno permesso di ripristinare le forniture di energia anche se dopo molto tempo. Emerge a chiare lettere la necessità di prevedere forti investimenti sulla rete, ma anche nuove assunzioni visto che quelle effettuate, seppur opportune, non compensano minimamente gli esodi”. “Per ridare un futuro alla gestione del servizio e per evitare che i pochi lavoratori rimasti in servizio, si sobbarchino attività al limite del rispetto delle norme sulla sicurezza, chiediamo all’azienda di cambiare passo, rivedendo i piani di investimento previsti, visto che per il 2015 la penale da pagare per l’Enel, sarà notevolmente superiore allo scorso anno. Senza investimenti e senza assunzioni la Sicilia, continuerà a vedere aumentare il divario con le regioni più virtuose”. I sindacati chiamano in causa anche la Regione : “non ha da anni un piano energetico regionale, manca una attività di coordinamento per la programmazione di investimenti sulla rete così come mancano politiche che incentivino le aziende ad investire in Sicilia. Per tale motivo Filctem CGIL – Flaei Cisl – Uiltec Uil intendono sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rilevanza del “settore elettrico evidenziando che la carenza di investimenti ha come effetto indiretto la forte riduzione della qualità del servizio e impatta anche sulle condizioni e i tempi di lavoro dei dipendenti. Ma soprattutto con questa offerta di servizio elettrico è impensabile che ci siano aziende che vogliano investire nel nostro territorio. Serve quindi una presa di coscienza complessiva delle problematiche del settore, uno dei pochi in questo momento storico, che può contribuire alla crescita del paese ed anche dell’occupazione”.