Giornata della custodia del creato, Cgil Cisl e Uil insieme alla diocesi di Monreale

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In occasione della decima giornata per la custodia del creato, Cgil, Cisl e Uil di Palermo, e l’Arcidiocesi di Monreale, per la prima volta insieme in un’iniziativa nata per celebrare il rispetto della natura, per parlare di ambiente e lavoro, pace e diritti, hanno scelto Ficuzza, il centro del palermitano attorniato dai suoi 4 mila ettari di bosco e dove si trova, proprio accanto alla Casina di caccia del re Ferdinando di Borbone, una sede del corpo forestale della Regione forestale. Moltissimi gli operai della forestale presenti al dibattito, così come tantissimi edili, impegnati nelle opere in corso sul territorio palermitano.
Una giornata ispirata all’enciclica di Papa Francesco “Laudato si” e allo stretto legame, cui si riferisce il messaggio del pontefice, tra l’uomo e la custodia del creato. Al centro dell’enciclica, il riferimento a una “ecologia integrale”, al miglioramento della qualità della vita dell’uomo fondato su un nuovo paradigma di giustizia comprendente questioni ambientali e sociali e nuove prospettive nel campo della tutela del paesaggio, attraverso nuove forme di economia sostenibile.
L’iniziativa è stata aperta da un momento di preghiera. Il segretario della Cisl di Palermo Trapani, Daniela De Luca, ha ricordato le molteplici responsabilità della politica sulla crisi del territorio. “I crolli sulle autostrade, che hanno spezzato in due la Sicilia, hanno distrutto la nostra economia. Il dissesto idrogeologico del nostro territorio è dovuto al cattivo impiego delle risorse – ha detto Daniela De Luca – E’ mancata una vera programmazione e la forza lavoro non è stata utilizzata in modo produttivo per realizzare opere utili ma in forma di assistenza”. Il percorso comune tra Cgil, Cisl e Uil e l’Arcidiocesi di Monreale andrà avanti.“I forestali nell’immaginario collettivo sono un peso, sono considerati dei privilegiati. Per noi – ha detto il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo – sono coloro che tengono in vita il patrimonio boschivo, che oggi senza la loro opera sarebbe un deserto. Le categorie degli agricoli, dei braccianti e dei forestali, così come gli edili, oggi sono qui assieme a noi per affermare l’utilità e la dignità del loro lavoro per la salvaguardia dell’ambiente, in un momento di crisi drammatica e di perdita, specie nell’edilizia, di migliaia di posti di lavoro”. “La Chiesa non vuole stare rinchiusa tra le mura dei suoi edifici ma vuole uscire, andare in mezzo ai boschi, e incontrare i lavoratori – ha detto l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi – Il problema ambientale è strettamente connesso al problema del lavoro e della salute dei lavoratori”. “E’ stato un momento utile di confronto sul rispetto del lavoro e dell’ambiente, questo aperto oggi con i sindacati – ha detto padre Angelo Inzerillo, responsabile a Monreale dell’ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro – Avremo nuovi momenti di dialogo e nuove iniziative. Con la Cisl un approfondimento dell’enciclica in diversi paesi del territorio e con la Cgil un cammino della memoria per affrontare insieme i temi della lotta alla mafia e legalità”. All’incontro sono intervenuti anche il sindaco di Corleone Lea Savona, il commissario Realmonte del Corpo Forestale, l’ingegnere Dorotea Di Trapani, dirigente del dipartimento Sviluppo rurale e il capo gabinetto dell’assessorato Agricoltura Antonio Parrinello.

 

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