Amat, Fit e Cisl “nominare il dirigente generale per rilanciare l’azienda, troppi disservizi”

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“Da più di un anno l’Amat è gestita dalla politica, non è più stato nominato un direttore generale e ciò comporta un notevole rallentamento delle attività aziendali, per logiche che non hanno a che fare con il bene della collettività e che vanno contro i dipendenti”. Ad affermarlo sono Domenico Perrone Segretario Fit Cisl Palermo e Salvatore Girgenti Segretario Territoriale intervento sulla vertenza Amat. “Ai cittadini palermitani è riservato il trattamento ‘ migliore’ – spiegano Perrone e Girgenti –, il servizio, infatti continua il suo declino, manca il personale, circa 300 autisti andati in pensione negli ultimi 15 anni, non sono mai stati sostituiti. E se pur è vero che la Regione siciliana ha tagliato i fondi per il Tpl, l’Azienda non ha finora investito nessuna somma sui pezzi di ricambio di bus guasti che potrebbero far rimettere in strada diverse vetture”.
I due segretari aggiungono “piuttosto di programmare magari qualche ora di straordinario per garantire un servizio minimo ai cittadini palermitani, si sceglie di far rientrare in rimessa i mezzi , lasciando la linea scoperta a scapito di coloro che aspettano ore ed ore alle fermate ad attendere l’autobus”. E i tagli delle linee, aggiungono dalla Fit Cisl, sono destinati ad aumentare “per il 2016 – spiegano Perrone e Girgenti – è prevista una riduzione di 33 linee, saranno solo 200 gli autobus in circolazione sulle strade di Palermo, ad essere penalizzate saranno soprattutto le corse del mattino presto e della sera dopo le 22”. A pagare oltre ai cittadini è il personale, aggiungono dalla Fit “in piazzale Ungheria sono stati tolti i bagni chimici e chi lavora li è costretto a cercare un servizio igienico pubblico, queste scelte incivili contro i dipendenti vengono assunte dal Presidente al solo scopo mostrare al comune una gestione oculata e mirata al risparmio, che in realtà non esiste”. “Il personale inoltre, viene continuamente bersagliato dagli utenti giustamente arrabbiati, e dall’Azienda gli viene negato anche un solo giorno di assenza pur se legittimo, persino in caso di malattia con tanto di certificato ospedaliero”. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude “Non è più rinviabile la nomina di un direttore generale , una figura competente che sappia rilanciare le sorti dell’Azienda e del servizio fin troppo limitato da tagli indiscriminati stabiliti dalla Regione e dalla mancanza di scelte strategiche di rilancio anche da parte di Azienda e comune. Il tema delle partecipate deve essere rimesso al centro di un confronto che deve avere come obiettivo centrale il bene della comunità e dei lavoratori”.

 

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