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Parlarne sempre comunque, diffondere i messaggi contro le discriminazioni, è l’unico valido sostegno per l’associazione Yirenping che in Cina porta avanti la lotta alla discriminazione dei malati di epatite B avviando la più grande hotline di informazione e consulenza per i portatori della malattia, in particolare sui luoghi di lavoro. L’organizzazione questa sera sarà premiata nel corso della cerimonia del premio internazionale Beato Padre Pino Puglisi giunto alla sua undicesima edizione. A ricevere il premio sarà Yang Zhanqing nato nel 1977 nella città di Zhengzhou impegnato da anni nell’associazione. Organizzato da Jus Vitae di padre Garau, dalla Cisl e dal Brass Group, l’edizione 2015 del Premio si svolgerà oggi alle 21, nel teatro Jolly di Palermo. Sarà dedicata alla memoria di Aylan, il bambino di tre anni nato a Kobane, nel nord della Siria, e morto lo scorso 3 settembre annegando nel tentativo di raggiungere l’Europa. Tra gli altri, sarà premiata pure l’associazione cinese Yirenping per l’impegno profuso in difesa dei diritti delle persone disabili e svantaggiate e contro le discriminazioni sul lavoro. Yirenping è una delle associazioni con cui l’Iscos Cisl, l’Istituto di cooperazione internazionale promosso dal sindacato, collabora, a sostegno dei diritti umani e dei lavoratori, nel paese del Dragone. Stamani l’intervento di Yang Zhanqing nel corso dell’esecutivo della Cisl Palermo Trapani sulla missione di Yirenping. “Per noi ha una grandissima importanza il riconoscimento al Premio Puglisi – ha spiegato ai dirigenti della Cisl – soprattutto in questo delicato momento, è una grande spinta ed incoraggiamento a proseguire su questa strada”. Il 2015 è stato, infatti, un anno estremamente difficile per tutta la rete degli uffici di Yirenping, iniziato con la detenzione di cinque ragazze impegnate nella difesa dei diritti delle donne a marzo. A giugno anche Yang Zhanqing è stato detenuto per circa un mese assieme al collega Guo Bin, con l’accusa di “operazioni di business illegali” per la pubblicazione di riviste no-profit sulla lotta alla discriminazione. “E’ estremamente importante che si parli del nostro impegno, che si parli della tutela dei diritti, serve sempre una maggiore conoscenza da parte della società civile, ma anche le istituzioni, l’Europa, l’Italia, dovrebbero fare pressioni alla Cine affinché rispetti quei diritti che ha promesso di tutelare in accordi internazionali”. Yirenping è una delle associazioni cinesi con cui l’ISCOS (Istituto di Cooperazione Internazionale promosso dalla Cisl) collabora da anni, per le attività in sostegno della società civile, per la difesa dei diritti umani e dei lavoratori, con il supporto e il cofinanziamento della Unione Europea. Nella motivazione per l’assegnazione del Premio Internazionale all’Associazione Cinese Yirenping si legge “Per l’impegno profuso nella difesa dei diritti delle persone disabili e dei soggetti svantaggiati e vulnerabili, come i lavoratori migranti interni, i bambini, le persone affette da HIV/AIDS, per la parità di genere, contro la violenza domestica, contro le discriminazioni sul lavoro e per il duro prezzo che i componenti dell’Associazione Cinese Yirenping stanno pagando con la detenzione e con vessazioni della polizia”.