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Dal 1 gennaio 2016 a rischio licenziamento i precari del Comune di Cefalù, per la mancata proroga del loro contratto. La notizia è arrivata stamattina mentre i lavoratori erano riuniti in assemblea sindacale e ha gettato nel panico il personale. “Lo stop
alla proroga – spiega Salvatore Badami coordinatore provinciale della Cisl Fp Palermo Trapani presente alla riunione di oggi – è legato,
come per altri Comuni della Sicilia, allo stato finanziario dell’ente, oggi in dissesto. E giunge nonostante la disponibilità
dell’amministrazione di Cefalù di farsi carico del 50% dei costi di questo personale. Dal 1 gennaio 2016 possono perdere il posto di
lavoro i precari di questo Comune con l’aggravante del danno conseguente per tutti i servizi municipali, erogati per la maggior
parte grazie ai contrattisti”. La Cisl Fp Palermo Trapani annuncia che a partire da oggi i lavoratori saranno in stato di agitazione e che
saranno difesi i diritti acquisiti di questo personale. Ma la vertenza riguarda tutti i precari dell’Isola. “Cambiano solo le facce, per il resto non cambia nulla. Si continua a giocare sulla pelle dei lavoratori usati come arma di ricatto o come possibile merce di scambio in vista della prima campagna elettorale” commentano segretario Cisl Sicilia Mimmo Milazzo, il segretario regionale della Cisl Fp Gigi Caracausi e il segretario di categoria Paolo Montera, commentando la proroga per un solo anno dei contratti dei precari siciliani. “Dobbiamo amaramente prendere atto – continuano i sindacalisti – che al di là di promesse e proclami, non è cambiato nulla rispetto al passato. La norma partorita dalla Commissione bilancio non rappresenta nemmeno il minimo sindacale visto che non comprende nemmeno i lavoratori degli enti in dissesto e pre-dissesto. Nonostante gli sforzi ogni anno di pochi deputati siciliani, altri siciliani che ricoprono posizioni di primo piano a Roma – concludono Milazzo, Caracausi e Montera – si disinteressano del destino dei loro conterranei”.