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Si terrà domani sabato 19 dicembre la seconda giornata di sciopero nazionale del commercio indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. A Palermo l’appuntamento è a partire dalle 9 davanti al centro commerciale La Torre. Fra le motivazioni della vertenza,
c’è la mancata volontà di Federdistribuzione di firmare il contratto nazionale e della Distribuzione cooperativa e Confesercenti di rinnovare quello scaduto a dicembre 2013. A non firmare il contratto e quindi garantire gli aumenti sono le grandi catene aderenti a Federdistribuzione come Auchan, Sma, Zara, Coin Oviesse, Ipercoop, Leroy Merlin. “La Cisl sarà in prima fila a sostegno dello sciopero nazionale per i nuovi contratti nazionali di lavoro applicati ad oltre 500 mila addetti del terziario, della distribuzione e dei servizi”sottolinea in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Luigi Sbarra responsabile del dipartimento dei servizi e del terziario. “Saremo domani a Milano insieme alla nostra categoria per manifestare tutta la nostra solidarietà ai tanti lavoratori del terziario, della distribuzione e dei servizi mobilitati contro lo stallo ai tavoli negoziali avviati con Federdistribuzione, le associazioni datoriali della Distribuzione Cooperativa e Confesercenti. Bisogna riprendere subito la trattativa e trovare la giusta mediazione dopo due anni di blocco dei contratti. Ci aspettiamo un segnale di responsabilita’ da parte delle associazioni datoriali, in un settore così importante per la ripresa economica, l’occupazione, i consumi, lo sviluppo complessivo del paese. Non si puo pensare di ridurre il costo del lavoro, ne’ cancellare con un colpo di spugna istituti contrattuali ormai consolidati nella categoria. La competivita’ delle imprese non si raggiunge tagliando diritti contrattuali e salario ai lavoratori, ma ricercando punti di mediazione che possano dare risposte alle esigenze organizzative del lavoro, alla crescita di produttività, come si e’ fatto con successo nel nuovo contratto nazionale di lavoro siglato con l’associazione datoriale Confcommercio. E’ insomma uno sciopero sacrosanto quello di domani dei lavoratori del terziario per dare un segnale forte e chiaro del valore della contrattazione nel nostro paese. Siamo convinti che servirà a riaprire la trattativa per dare una risposta positiva alle legittime richieste dei lavoratori”.