Giornata internazionale del Migrante, in piazza a Palermo anche Cisl e Anolf

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Anche la Cisl e l’Anolf saranno in piazza Verdi oggi dalle ore 17,30 alle 20,30 per il presidio organizzato da ‘Palermosenzafrontiere’ che raggruppa diverse associazioni, in occasione della Giornata internazionale del migrante. Tante le adesioni di associazioni e sindacati per ribadire le richieste sul tema dei migranti, come l’attenzione dell’opinione pubblica a tutte le forme di abuso, violenza, discriminazione e istigazione all’odio verso i migranti e le loro famigli; al governo italiano la ratifica della Convenzione Onu sui lavoratori migranti, l’istituzione di percorsi di arrivo sicuri e legali. “Oggi più che mai – affermano Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Nadine Abdia co presidente regionale Anolf – è necessario ribadire i valori della solidarietà, dell’integrazione e della vera accoglienza, non a parole ma con i fatti. Sono ancora troppi i casi di sfruttamento dei lavoratori immigrati che vedono la Sicilia come speranza per un futuro diverso per le loro famiglie. Per loro, bisogna fare di più”. Durante la manifestazione previste letture e performance musicali del maestro Dario Lo Cicero e delle ragazze e ragazzi della Scuola Media A.Pecoraro. Oggi si celebra la Giornata Internazionale del Migrante. Sono oltre cinque milioni gli stranieri regolarmente presenti in Italia che producono il 12% del Pil e portano nelle casse dello Stato un beneficio netto, tra entrate e uscite, quantificabile in quattro miliardi di euro.
“Il 2015 verrà ricordato come un anno di sofferenza umana e di tragedie dei migranti, è ormai tempo di imprimere una svolta e una decisa accelerazione” afferma Mohamed Saady Presidente Nazionale Anolf. “Sia sotto il profilo normativo che degli interventi concreti sia all’integrazione degli immigrati che lavorano nel nostro Paese sia all’accoglienza e protezione per i rifugiati e minori migranti, quindi è necessario adoperarsi affinché non si ripetano le orribili tragedie che nel 2015 hanno segnato la morte di migliaia di persone tra cui molti bambini. “Bisogna condividere in modo più giusto – continua Saady – le responsabilità tra i 28 Paesi, accettando una semplice verità: l’Europa è un continente di immigrazione, ma non abbiamo ancora una politica comune di gestione dei flussi ed è per questo motivo che è urgente una solid anti trafficking policy con misure adeguate al monitoraggio delle acque del Mediterraneo.
“Dobbiamo continuare come ANOLF il lavoro di accoglienza, ascolto e mediazione culturale. Gli immigrati socialmente emarginati e culturalmente esclusi rischiano di diventare, più di altre figure sociali, facile preda dell’indottrinamento jihadista. Per queste ragioni, oggi più che mai, presidiare il nostro segmento di solidale convivenza multietnica, multiculturale, multireligiosa riveste un grande rilievo etico, sociale e politico contro tutte le forme di discriminazione e contro il crescente sentimento islamofobo”.
Come ribadito dal Segretario Generale della CISL – Annamaria Furlan – occorre avviare un percorso permanente di confronto e di iniziative comuni con le Comunità islamiche in Italia finalizzato all’integrazione sociale nel rispetto delle fedi, delle culture, delle identità e contro il terrorismo che demarchi con assoluta chiarezza un islam autentico, tollerante e non violento.
“Negli anni in Italia – prosegue Saady – si sono adottate politiche improntate alla paura e alla chiusura, quasi che l’immigrazione fosse percepita come un fenomeno inaspettato o passeggero e non come un elemento fondamentale e costante di sviluppo e progresso nella storia del nostro Paese. “L’Anolf Nazionale – ribadisce Saady – ritiene che sia giunta l’ora di una diversa politica nazionale sull’immigrazione che renda credibile la sfida impegnativa dell’integrazione sociale a tutti i livelli, e quindi con coerenza e rigore si affrontino temi cruciali come la riforma della legge Bossi-Fini che si è rilevata inefficace ed iniqua, la regolamentazione dei flussi migratori, il riconoscimento del diritto di voto amministrativo, una legge quadro a sostegno dei richiedenti asilo e protezione umanitaria e la riforma del diritto di cittadinanza (Legge 91/92) per i figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia.”
La locandina
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