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“Chiediamo che parta subito un percorso per portare immediatamente a 36 le ore di lavoro degli operai della Reset e a 40 ore entro il prossimo anno. L’amministrazione comunale deve mantenere gli impegni sottoscritti nel dicembre 2014”. Lo affermano Monia Caiolo, Mimma Calabro’ e Marianna Flauto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che oggi a Palermo hanno guidato la protesta dei
dipendenti della Reset. A Palazzo delle Aquile i sindacati hanno incontrato i capigruppo del Consiglio comunale che hanno preso
l’impegno di farsi portavoce delle istanze dei lavoratori. “L’aumento delle ore fino al tempo pieno, l’adeguamento dei livelli contrattuali in base alle mansioni realmente svolte, un intervento per rivedere il pagamento delle finanziarie attivate:
sono le principali richieste dei 1.650 dipendenti della Reset, società che ha ereditato le funzioni della vecchia Gesip nella
quale pero’ i lavoratori risultano essere fortemente penalizzati”,sottolineano i sindacati.