Almaviva, scongiurati i licenziamenti, Cisl “ora si punti a rilancio del settore dei call center”

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“Abbiamo raggiunto un punto di incontro all’insegna della continuità con l’accordo di dicembre 2015, i lavoratori , infatti, non hanno subito ulteriori danni economici né un peggioramento delle flessibilità , e hanno ottenuto un accordo di salvaguardia che copre un periodo di 18 mesi con opzione su altri 18, si tratta chiaramente di un primo passo che ha salvato 1670 posti di lavoro a Palermo, che deve servire ora a rilanciare il settore con interventi strutturali”. Commentano cosi la sigla avvenuta stamani dell’accordo che salva i 1670 posti di lavoro di Almaviva Contact a Palermo, quasi 3 mila in tutto, Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani ed Eliana Puma Rsu Fistel Cisl, alla fine della lunga trattativa al Ministero del Lavoro fra azienda parti sociali e governo, durata tutta la notte, a cinque giorni dai licenziamenti. L’accordo quadro prevede sei mesi di contratti di solidarietà difensiva a partire dal primo giugno con ritiro dei licenziamenti e con riduzione della percentuale graduale (dal 45 % Palermo e Roma e dal 35% di Napoli fino ad un massimo del 20%) e un anno di cassa integrazione straordinaria (pagata all’80 per cento) ; senza condizioni economiche peggiorative rispetto alle attuali ; eventuali picchi di traffico delle commesse gemelle verranno gestiti prioritariamente dai siti in solidarietà. Il testo mantiene la disponibilità del sito di Marcellini per gestire incrementi di volumi delle commesse, la percentuale di solidarietà che scenderà nei 18 mesi ( a partire dal sesto mese) fino al 20% con la riduzione strutturale degli esuberi e l’anticipo della quota da parte dell’Inps. “Fondamentale la promessa di nuove attività su Palermo Roma Napoli e la conferma del tavolo mensile Almaviva al Mise e di quello bimestrale di settore , perché è chiaro che al momento abbiamo scongiurato il peggio ma dovrà ora partire la fase di ristrutturazione del settore e di rilancio che possa portare davvero a dare serenità a tutti i lavoratori Almaviva” aggiungono Assisi e Puma. “Partendo dall’accordo siglato ieri a livello nazionale per la clausola sociale che garantisce nei cambi di appalto la continuità occupazionale e dei diritti acquisiti ai lavoratori dei call center – spiega Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani, – e dal testo siglato stamani sulla vertenza Almaviva, a questo punto è essenziale che si concretizzino tutti gli impegni assunti al tavolo dal governo nazionale, a partire dall’articolo 24 bis, perché adesso servono regole certe per contrastare le delocalizzazioni e le gare al massimo ribasso affinché i call center possano diventare una vera industria. Per la nostra città inoltre – conclude De Luca – aver intanto salvato 1670 posti di lavoro è fondamentale, nella crisi che ha portato via troppe grosse realtà industriali, bisogna far di tutto affinché il call center Almaviva resti e ampli la sua attività per garantire un futuro a tutti i lavoratori e alle loro famiglie”.
“Siamo molto soddisfatti per l’accordo siglato al Mise di revoca del 3000 licenziamenti di Almaviva e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali nei siti di Roma, Palermo e Napoli. Anche questa volta il sindacato ha saputo fare il proprio mestiere, scongiurando i licenziamenti che avrebbero messo in ginocchio migliaia di famiglie soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno” dichiarano la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario Generale della Fistel Cisl, Vito Vitale.
“Va riconosciuto al Governo di avere dato al settore dei call center la necessaria attenzione, impegnando l’azienda a ridurre gli esuberi e confermando i siti logistici di Napoli e Palermo in via di ridimensionamento. Sono stati lunghi mesi di lotta nei quali la Cisl e la Fistel Cisl hanno sostenuto con forza le ragioni di migliaia di lavoratori che rischiavano di perdere il lavoro ed ogni speranza nel futuro. Adesso la sfida che il Sindacato lancia al Governo è la regolamentazione del settore dei call center ed il contrasto alle delocalizzazione ed alle gare al massimo ribasso nel tavolo permanente al Mise già convocato per il 17 Giugno. Questa è la nuova battaglia. Dobbiamo dare stabilità a questo settore cosi delicato, dove operano ancora migliaia di giovani senza le giuste tutele salariali e contrattuali. Anche per questo l’accordo siglato al Mise prevede una serie di verifiche per monitorare la riduzione delle eccedenze nei tre siti con una riduzione del 5% a trimestre dopo i primi dei mesi di solidarietà”.

 

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