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A quasi un anno dal protocollo firmato da sindacati e Anci per la stabilizzazione del personale precario, niente è cambiato. Così domani, 30 giugno i lavoratori a tempo determinato e gli Lsu di tutta l’Isola torneranno nuovamente in piazza in una manifestazione regionale unitaria. “Torneremo a manifestare per rivendicare la realizzazione di quel protocollo e dire basta a soluzioni temporanee che non risolvono il problema” dicono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Claudio Di Marco, Gigi Caracausi e Enzo Tango. “È ora – continuano – che la politica nel suo complesso si assuma tutte le sue responsabilità e prevalga sui tecnicismi per superare i vincoli esistenti che, anziché essere rimossi, aumentano” .Insieme ai lavoratori ci saranno anche molti sindaci siciliani. Secondo le tre sigle di categoria dei sindacati confederali, l’uscita dal precariato è possibile solo se si avvia il protocollo firmato lo scorso 16 luglio attraverso tre passaggi essenziali: il superamento del regime delle proroghe “avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche”; la “storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli Enti”; e “il superamento dei vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato”. Il corteo prenderà le mosse alle 10,30 da Piazza Marina e raggiungerà Palazzo d’Orleans. Insieme ai precari, anche i dipendenti delle ex Province alle prese con una riforma lunga e tormentata.
La locandina
20160624_unitario_volantino_sciopero_30_giugno_2016