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“Il Sia, il Sostegno all’inclusione attiva, che oggi vede l’avvio è solo una prestazione essenziale alle famiglie con grave indigenza economica e sociale. Come Cisl crediamo che assieme al ddl povertà in approvazione al Senato possa rappresentare una porta d’accesso per un percorso nuovo che dia al paese un vero welfare di inclusione sociale. La strada è giusta ma servono ancora più risorse. E’ questa una sfida che deve vedere Governo, Parlamento, enti locali, territoriali , mondo dell’ associazionismo, sindacati, insieme per costruire un vero welfare di inclusione”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava. “Oggi servono misure economiche di sostegno, accompagnate a servizi strutturati in modo omogeneo in tutto il paese che consentano processi di integrazione, inclusione, accompagnamento al lavoro. Il problema della povertà non può essere affrontato solo come emergenza ed in modo residuale. L’obiettivo deve essere quello di costruire il welfare dell’ inclusione sociale che insieme a quello della sanità e della previdenza deve rappresentare il pilastro della coesione e dell’ equilibro per il paese”. Possono accedere alla misura presentando istanza ai comuni, quelle famiglie con un componente minorenne oppure in cui siano presenti un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. A caratterizzare il disagio economico, si considera un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti (ovvero di valore complessivo superiore a 600 euro mensili) o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. La fragilità sociale è definita da una scala di valutazione multidimensionale (si considera, con opportuni punteggi, il numero di figli, la presenza di un solo genitore, di bambini con meno di 3 anni, di una persona con disabilità grave o non autosufficiente, ecc.: è richiesto un punteggio della scala di 45 o più). Il beneficio economico (da 80 a 400 euro mensili, secondo il numero dei componenti il nucleo familiare, erogati attraverso una carta di pagamento elettronica) è concesso bimestralmente e dura un anno. L’erogazione del beneficio viene attivata dal bimestre successivo a quello di presentazione della domanda; pertanto, per potervi accedere già dal primo bimestre (novembre-dicembre 2016), i cittadini avranno tempo fino al 31 ottobre 2016 per presentare la domanda, secondo le modalità stabilite dal proprio Comune di residenza (anche sulla base di indirizzi regionali). Non è comunque prevista una scadenza per la presentazione delle domande, che potranno quindi essere presentate anche nei bimestri successivi.