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“La Giornata per il ricordo delle vittime dell’immigrazione – oltre 11 mila vittime negli ultimi tre anni – non deve essere solo un giorno per commemorare, ma il momento per rilanciare il tema dell’accoglienza “concreta” per coloro che fuggono dalla disperazione. Lo dichiara Liliana Ocmin Responsabile del dipartimento immigrati della Cisl. “L’accoglienza e l’inclusione si costruiscono unicamente attraverso una politica migratoria comune europea, unitamente ad una politica di cooperazione con i paesi d’origine in grado di dare risposte alle problematiche di ordine economico e sociale alle origini degli esodi di massa, a partire dalla pacificazione delle aree geografiche in conflitto. L’Europa deve far sentire la propria voce per contrastare la deriva populista che oggi sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti in tutto il continente. Il fatto che in Ungheria il referendum contro la preseza degli immigrati non abbia raggiunto il quorum è un segnale di speranza e di dissenso nei confronti delle politiche ultranazionaliste del Presidente Orban che fa capire come le decisioni dei Governanti non coincidono con il parere di una larga parte dei cittadini ungheresi. Per la Cisl, la spinta va posta sulla solidarietà – non quella formale e “parlata”, ma quella tangibile e fondata su gesti concreti – elemento costitutivo dell’Europa e fondamentale per contrastare gli individualismi di coloro che pensano che basti “uno scoglio per arginare il mare”.