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“Exprivia ha presentato la proposta finale, l’assunzione ex novo con il jobs act di 298 su quasi 400 lavoratori con il terzo livello, perdita degli scatti e dei livelli, e nessuna garanzia di tutela se non un indennizzo economico per quanto perso, non ci sono i presupposti per accettarla alla luce di quanto ci hanno chiesto i lavoratori in assemblea, cosi perderebbero tutti i diritti acquisiti finora, e intanto si rischia che Almaviva rimetta in esecuzione il trasferimento a Rende dei primi 154” . Riassumono cosi l’ennesima giornata di trattativa sulla vertenza Almaviva il segretario Fistel Cisl Palermo Trapani Francesco Assisi e Eliana Puma Rsu Fistel. Durante il tavolo di monitoraggio che si è tenuto nel pomeriggio, insieme alle istituzioni, il governo nazionale ha ribadito di avere avviato un intervento complessivo di riordino del settore e un aumento delle somme destinate agli ammortizzatori sociali con 30 milioni di euro. “Almaviva però propone un taglio del costo del lavoro, formazione professionale, esodi incentivati, controllo individuale, per scongiurare la chiusura del sito di Roma e Napoli, noi ci siamo opposti alla riduzione del costo del lavoro , in realtà ciò che deve essere affrontato è la necessaria e non più rinviabile normalizzazione dei prezzi degli appalti”. Così mentre prosegue la procedura di mobilità per i lavoratori di Roma e Napoli nonostante le richieste dei sindacati resta incerto il futuro dei lavoratori della commessa Enel di Palermo. Le trattative riprenderanno fra quindici giorni. “Si continua a fare il grosso errore di pensare che per risolvere le crisi delle aziende bisogna far pagare ai lavoratori il prezzo più alto, invece di trovare soluzioni vere – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – come la garanzie di regole nel mercato che non può premiare chi carica il massimo ribasso del costo dell’appalto proprio sui dipendenti. Si vada oltre gli annunci con la regolamentazione del settore che resta l’unica strada per il futuro dei lavoratori e delle aziende”.