Pubblico impiego, la svolta : ieri sera l’accordo governo-sindacati. Cisl “sbloccato contratto fermo da 7 anni”

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E stato firmato ieri sera da Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Vidoni l’accordo quadro con il Governo sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego che finalmente sblocca un contratto fermo da 7 anni. Previsto per 3,3 milioni di lavoratori del settore un aumento medio di 85 euro lordi mensili. “E’ una svolta storica nel pubblico impiego” ha commentato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Riparte la contrattazione in tutti i comparti pubblici”.
“Sono molto contenta, abbiamo fatto prevalere nuovamente la contrattazione e si e’ fatta valere la contrattazione sulla legge”, prosegue Furlan. “In questi anni infatti il contratto e’ stato spolpato dalle norme e ora attiveremo la contrattazione di secondo livello che garantirà non solo buste paghe piu’ pesanti ma anche piu’ qualita’ del servizio”. Quanto alla parte economica, Furlan spiega che saranno poi i contratti a stabilire come andranno distribuiti gli 85 euro, “guardano innanzitutto ai lavoratori che più di altri hanno patito gli effetti della crisi e del blocco”. “Si tratta comunque di una cifra piu’ che dignitosa. I dipendenti pubblici sono stati tropo tempo senza contratto. Finalmente saremo in condizione di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Si e’ fatta un po’ di giustizia”. Conclude. Anche il Segretario confederale Cisl con delega al Publico Impiego, Maurizio Bernava, commenta su Twitter l’accordo: “L’intesa sulla PA è la svolta che volevamo. Liberata la contrattazione x ridare speranza dignità futuro al lavoro pubblico”.
Il testo dell’intesa
accordo pubblico impiego

 

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