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E’ stato presentato a Milano il piano di riorganizzazione di Unicredit Banca, che sta all’interno del complessivo Piano Industriale. La nuova struttura della Banca prevede la conferma delle 7 Regioi (tra cui la Region Sicilia) attualmente esistenti. Nel Retail, con il superamento dei distretti che vengono del tutto eliminati, sono previste 140 Aree di cui 41 saranno classificate “top” e 99 “standard”. Sono previste inoltre due Aree Pegno, una a Roma per il Centro Nord e una a Palermo per il Sud e la Sicilia.
In ogni Area Retail vengono individuati:
• un‘ Area Manager;
• un Presidio Amministrativo;
• un Centro Business First, per le aziende con fatturato inferiore ai 5 milioni;
• le agenzie, distinte tra fascia A e B non sulla base delle dimensioni, ma delle deleghe creditizie. Oggi le agenzie/sportelli sono complessivamente 3050, entro il 2019 arriveranno a 2400.
l nuovo modello di servizio entrerà in vigore dal prossimo mese di marzo.
“L’informativa fornita dall’Azienda – dichiara Gabriele Urzì Segretario Nazionale FIRST CISL Gruppo Unicredit – è stata alquanto approssimativa e del tutto carente per quanto riguarda l’impatto della ristrutturazione sul personale. Non è affatto chiaro quanto e come le nuove strutture e le nuove figure riassorbiranno i colleghi che attualmente ricoprono ruoli in fase di superamento e rivisitazione. Non vorremmo che la semplificazione del modello organizzativo, in assenza di nuove assunzioni sul territorio siciliano, avesse come unico risultato un aumento delle pressioni commerciali.
Ricordiamo che gli esuberi previsti in Italia sono 3.900 e che è prevista la chiusura di 800 filiali. Almeno un 10/15% dei tagli del personale e delle dipendenze si registrerà in Sicilia, dove Unicredit ha circa 360 filiali e poco piuù di 4.000 dipendenti.”