Almaviva, sciopero fino al 31 gennaio per dire no ai trasferimenti a Rende. Domani incontro al Mise

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“Chiediamo il rispetto dell’accordo stipulato a novembre. I 60 lavoratori Almaviva passati a Exprivia per la commessa Enel , devono restare a Palermo, non possiamo consentire quelli che di fatto appaiono come dei licenziamenti”. Ad affermarlo sono Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl e e Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani intervenendo sulla vertenza Almaviva nel giorno del sit in dei lavoratori, i 60 che oggi dovevano trasferirsi a Rende in Calabria. “Proseguiremo lo sciopero indetto il 19 dicembre fino al 31 gennaio, non si possono separare le famiglie così, Exprivia la committente Enel deve rispettare l’accordo lasciando tutti i lavoratori a Palermo”. A dicembre si erano già trasferiti una decina di operatori, domani si terrà un incontro al Mise con le aziende Almaviva e Exprivia, i sindacati sono cauti e attendono l’esito. “E’ assordante il silenzio delle istituzioni nazionali, dopo il fallimento della trattativa sulla sede di Roma è calato il silenzio anche sulla vertenza di Palermo, il Mise ci convochi subito”. “Si salvino tutti i posti di lavoro nel capoluogo siciliano – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – non è accettabile che siano sempre i lavoratori e le loro famiglie a pagare la mancanza di regole del settore delle telecomunicazioni. Si provveda a quel riordino atteso da tempo e inserito nell’accordo di luglio dello scorso anno, bisogna porre regole certe contro il massimo ribasso e le delocalizzazioni per salvare tutto il settore in crisi al quale bisogna dare segnali chiari”.

 

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