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L’aumento dell’aspettativa di vita rende sempre più rigida l’età pensionabile. Con i risultati conseguiti dalla trattativa fra il Governo ed il sindacato sulle pensioni si è restituito un po’ di spazio alle scelte individuali e volontarie dei lavoratori, facendosi carico del disagio di chi ha perduto il lavoro in età anziana e non riesce a ritrovarlo, di chi svolge lavori gravosi e degli invalidi gravi”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando i dati diffusi dall’Osservatorio dell’Inps sui flussi di pensionamento. “Con l’approvazione repentina della legge di Bilancio, a seguito della crisi di Governo, non si è potuto migliorare le misure attuative dell’intesa del 28 settembre. Ora occorre riprendere il dialogo con il Governo, per ampliare la platea delle categorie dei lavoratori coinvolti con l’Ape sociale, rimuovere gli ostacoli che ancora limitano l’accesso ai benefici ed avviare il confronto sulla “fase due” dell’intesa, per migliorare le pensioni per le generazioni future, valorizzare il lavoro di cura, sviluppare la previdenza complementare ed introdurre una pensione contributiva di garanzia per i redditi bassi”, ha concluso Maurizio Petriccioli.