Traghettamento, Fit Cisl “bene mantenimento servizio, ma ora Ferrovie e istituzioni rilancino l’offerta”

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“La paventata rottura di carico a Messina e Villa San Giovanni, ovvero l’ipotesi di traghettamento esclusivo a piedi e non a bordo treno, non rientra più tra gli obiettivi societari e del Ministero dei Trasporti, non riteniamo che questa notizia da sola possa essere in grado di invertire il quadro desolante del settore Navigazione di Rfi in Sicilia, pertanto restiamo molto cauti nella sua valutazione”. Ad affermarlo sono Amedeo Benigno segretario generale Fit Cisl Sicilia e Mimmo Perrone segretario regionale Fit Cisl Ferrovie commentando quanto emerso al termine di un incontro tra i vertici della Società RFI e le segreterie nazionali dei sindacati di categoria. “La Navigazione di Rfi deve perseguire il proprio ruolo armatoriale, diversamente da quanto avvenuto fino ad oggi, in una prospettiva di sviluppo. Per assicurare efficientemente la continuità territoriale occorre farla in modo integrato e sinergico, attraverso la gestione tramite il traghettamento dei mezzi ferroviari, del gommato legger e dei passeggeri”. Secondo la Fit Cisl urge un ammordernamento della flotta, ma non solo. “Da tempo chiediamo un confronto legato sia all’ammodernamento della flotta navale e delle carrozze in composizione ai treni a lunga percorrenza per implementare l’offerta commerciale attualmente insoddisfacente (2 intercity giorno e 3 intercity notte), sia al rilancio del trasporto merci su rotaia, con politiche regionali mirate. Riteniamo questo un passaggio strettamente necessario per conformare la Sicilia agli obiettivi del nuovo contratto di servizio Intercity giornoe Intercity notte 2017-2026 tra Trenitalia e Ministero”. “Serve un vero piano commerciale, una integrazione tariffaria e un riequilibrio qualitativo e quantitativo delle risorse umane impiegate, con un piano di assunzioni mirato e la copertura delle diverse figure professionali in organico come comandanti, ufficiali, ecc. fino a giungere ai marinai”. Benigno e Perrone concludono “per adeguare i servizi di navigazione alle esigenze della clientela è necessario procedere ad una riorganizzazione del settore sfruttando le sinergie dei tre segmenti. L’annunciato piano di rientro in RFI Navigazione del traghettamento veloce (solo passeggeri con navi bidirezionali) può andare in questa direzione solo se viene rivisto il numero di corse, e in particolare se vienegarantito l’attraversamento veloce anche in corrispondenza l’ultimo treno ‘frecciargento’ Roma-Villa San Giovanni”.

 

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