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I disservizi dell’Amat e il suo rilancio, il futuro del porto e aeroporto della città, delle infrastrutture e della viabilità e del sistema rifiuti. Sono solo alcuni dei temi affrontati oggi dall’assemblea congressuale del presidio di Palermo della Fit Cisl, che si è tenuta al convento di Baida a Palermo per l’elezione dei delegati al congresso regionale della Fit Cisl Sicilia che si svolgerà il 4 aprile a Palermo al Mondello Palace Hotel, e dei delegati al secondo congresso Cisl Palermo Trapani del 22 e 23 marzo al San Paolo Palace. Un punto della situazione sulle infrastrutture e sul sistema rifiuti della città al centro dei lavori aperti dalla relazione di Domenico Perrone, responsabile del presidio di Palermo, seguito dall’intervento del segretario generale Cisl Palermo Trapani, Daniela De Luca e le conclusioni del segretario generale Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno. Fra i temi caldi, prima di tutto quello delle partecipate. “Alle istituzioni – ha spiegato Perrone – chiediamo di dare una giusta posizione al sistema delle partecipate nell’ambito delle priorità che riguardano i servizi della città di Palermo, per un rilancio vero della città e della provincia. Bisogna partire dal futuro delle aziende, una città senza servizi adeguati non può puntare ad attrarre investimenti e flussi turistici. Troppi ritardi, troppe distrazioni che si sono accumulate nel tempo”. “I servizi sono spesso considerati solo un costo da contenere anziché occasione di sviluppo e di ottimale utilizzo della spesa per dare risposta alle attese dei cittadini”.. “Se pensiamo ad Amat , la qualità dei servizi è ai minimi storici – continua Perrone – , i bus in linea sempre in numero minore, l’officina senza mezzi e risorse; c’è la cronica assenza di una programmazione negli acquisti dei pezzi di ricambio; e il sistema informatico obsoleto oltre all’assenza di capacità contrattuale con l’amministrazione comunale e la mancanza di personale”. “Una città come Palermo – ha aggiunto Perrone – dovrebbe avere un servizio pubblico di trasporto su gomma più potenziato rispetto agli attuali 200 bus giornalieri”. Sulla partecipata Rap, “L’equilibrio economico finanziario, il prolungamento del contratto di servizio in scadenza nel 2019, una maggiore efficienza e percentuali di raccolta differenziata degni di un paese civile, sono gli obiettivi che l’azienda deve perseguire per garantire il futuro dei lavoratori e il miglioramento dei servizi resi ai cittadini”.
“Occorre spezzare il filo doppio che tiene legate le aziende pubbliche alla politica” ha commentato Amedeo Benigno segretario Fit Cisl Sicilia. Fondamentale per lo sviluppo del turismo anche il futuro dell’aeroporto palermitano, e delle altre infrastrutture come quelle ferroviarie. “Le condizioni necessarie per un serio sviluppo del trasporto regionale in Sicilia – ha spiegato Benigno – sono la firma del contratto di servizio, almeno della durate di 15 anni per la mole di investimenti sul materiale rotabile che da esso deriva, insieme alla sottoscrizione di un accordo di programma quadro tra Regione siciliana e RFI, fondamentale per impegnare le parti mettendo nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento della rete ferroviaria regionale all’offerta commerciale. Noi crediamo molto nel Polo manutentivo di Carini, presso l’impianto ex Ansaldo Breda, che può e deve diventare un centro di eccellenza per la manutenzione dei mezzi d’opera di RFI e non solo”. Secondo la Fit Cisl “la mancata definizione del contratto di servizio con la Regione il conseguente clima di incertezza per il trasporto ferroviario nel suo complesso insieme ai ritardi sul completamento del passante ferroviario di Palermo e alla situazione di stallo in cui si trovano i lavori dell’anello, stanno pregiudicando lo sviluppo di un servizio che può incisivamente migliorare la viabilità del capoluogo”. Il sindacato dei Trasporti ha poi denunciato per i principali assi di comunicazione stradali della provincia di Palermo, autostrade e strade provinciali, “la assoluta insufficienza di queste infrastrutture ai volumi di traffico di ingresso alla città di Palermo. Nel panorama stradale provinciale spicca la mancanza di un collegamento adeguato tra l’autostrada Palermo Catania e la Palermo Mazara che possa fungere da tangenziale del capoluogo”. Fra i temi dell’assemblea anche il rilancio del porto di Palermo fondamentale nel ruolo centrale che l’Isola può avere nel bacino del Mediterraneo e la vertenza rifiuti. “Da troppi anni in Sicilia – ha concluso Benigno – si producono riforme, ordinanze, norme non attuate, obiettivi che restano chimere, invece di fornire chiarezza e semplificazione, si è generata complessità. Il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia è dissennato, da anni ormai vige lo stato di emergenza; sulla carta si lavora per portare sui binari della normalità un sistema che, come dimostrato da tante indagini, è ad alta infiltrazione della criminalità organizzata”. “In tutto questo caos a pagare le conseguenze sono i lavoratori che, costretti a protestare ciclicamente per il diritto alla retribuzione, continuano a essere legati alla liquidazione dei vecchi ATO invece di essere assunti da tempo nelle nuove società di regolamentazione rifiuti, le dette SRR previste dalla legge 9”. Ad intervenire anche Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani “senza infrastrutture non c’è futuro, le sfide sono tante come tante sono le potenzialità del nostro territorio che non vengono sviluppate. Potremmo vivere di turismo e cultura ma manca una regia unica, una vera strategia, che sono essenziali per spingere davvero la città verso un futuro diverso con servizi efficienti e che sia in grado di utilizzare al massimo le sue tante immense risorse naturale, culturali. turistiche”.