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“Da oltre 10 anni, con il pretesto di ‘vincoli normativi’ come la ‘spending review’ in Sispi si registra un blocco totale sulle politiche del personale in tema di progressione di carriera mentre l’azienda gode di buona salute con un bilancio che si chiude in attivo, non ne comprendiamo il motivo”. Così la Fim Cisl con la Fiom Cgil proclamano lo stato di agitazione dei 116 lavoratori della Sispi, la partecipata del comune di Palermo che si occupa di diversi e fondamentali servizi telematici per conto dell’amministrazione comunale. “Il comune di Palermo – spiega Giuseppe Di Giorgi Rsu Fim Cisl – trova le risorse per assumere nuovo personale come sei unità, altre 10 previste nel prossimo piano triennale e per incaricare un direttore generale, ma non trova i fondi per gli avanzamenti di carriera attesi da ormai 10 anni dai dipendenti che sono qualificati e che garantiscono servizi fondamentali per il buon funzionamento della macchina amministrativa”. I sindacati hanno chiesto cosi un incontro urgente con il sindaco e l’istituzione di un tavolo di confronto diretto con l’amministrazione comunale per discutere e rimuovere le restrizioni sugli avanzamenti del personale. “Se così non sarà, lo stato di agitazione potrebbe protrarsi fino alle elezioni amministrative causando disagi alle operazioni elettorali”.