[print_link]
E’ Rosanna Grimaudo, 51 anni, impiegata presso una impresa portuale, il nuovo Responsabile del Presidio di Trapani della Fit Cisl, la Federazione Trasporti e Ambiente. Succede a Giovanni Montana ed è stata eletta al culmine dell’assemblea congressuale della Fit Cisl che si è svolta all’hotel Tirreno di Trapani, servita anche a fare[Marker] il punto della situazione sul sistema delle infrastrutture, stradali, ferroviarie, il futuro di porto e aeroporto di Trapani, a partire dalle vertenze rifiuti. “Per la Srr Trapani Nord stiamo chiedendo degli incontri– ha spiegato Grimaudo – in vista della nuova gara di appalto per avere garanzie sul futuro occupazionale degli oltre 500 lavoratori che gravitano nel settore. Per quanto riguarda il comune di Trapani che sembrava aver scelto una via autonoma, abbiamo chiesto un nuovo tavolo, purtroppo l’amministrazione non sembra avere una strategia per i rifiuti e continua con provvedimenti estemporanei, volti solo al contenimento della spesa, mettendo in difficoltà la propria società e creando un clima di incertezza per il futuro di tutto il settore” ha aggiunto. Fondamentale per il rilancio del territorio di Trapani il potenziamento del sistema infrastrutturale. “Il sistema – ha aggiunto Grimaudo – è fermo agli anni ’70, non ha più avuto né integrazione né manutenzione straordinaria e quindi destinato al lento decadimento. la provincia di Trapani si raggiunge essenzialmente su gomma, quindi in pullman o con auto. Serve una reale programmazione degli interventi principali per ammodernare le infrastrutture e rilanciarle”. Da qui il punto della situazione nel dossier della Fit Cisl, a partire dalla linea ferrata: la provincia di Trapani è attraversata essenzialmente da 2 linee , (Palermo – Trapani via Castelvetrano 194.17 km e Palermo – Trapani via Milo Calatafimi 125.17 km tutti non elettrificate). “Ma la Palermo – Trapani via Milo è tra l’atro interrotta da oltre 4 anni tra Alcamo e Trapani, da anni proponiamo un collegamento diretto con fermata tecnica ad Alcamo percorribile in 1 ora e 40 che con interventi di manutenzione straordinaria potrebbe ulteriormente abbassarsi. La riqualifica della tratta è nel programma di investimenti di RFI ma ancora in fase di progetto preliminare”.
Con le condizioni attuali di interruzione il viaggio in treno tra i due capoluoghi è decisamente poco conveniente, denuncia la Fit Cisl. “Per lo sviluppo del territorio che passa attraverso la valorizzazione delle sue peculiarità quali il turismo – ha commentato Amedeo Benigno segretario genreale Fit Cisl Sicilia – è necessario il ripristino della linea Palermo – Trapani via Milo interrotta, con elettrificazione della stessa anche e soprattutto per la creazione di un collegamento tra gli aeroporti di Punta Raisi e Birgi, dove la linea ferrata arriva ad poco meno di 1,5 km dall’aeroporto. Con l’ammodernamento attualmente in corso della linea tra Palermo e Punta Raisi, la stazione di Piraineto potrebbe diventare un importante snodo di collegamento e arrivo per tutta la Sicilia Occidentale. Rendendo più moderno ed efficiente il servizio ferroviario, lo stesso integrerebbe la mobilità di trasporto su gomma effettuato da alcune linee private e dall’Ast. Occorre creare un sistema sinergico e non per forza concorrenziale”. “E’ assurdo che in un territorio dalle grandi potenzialità come quello di Trapani – ha commentato Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – non debba esistere un treno veloce che colleghi la città con Palermo e con tutte le località principali della provincia. Ha prevalso negli anni una forte incapacità di regia e strategia di sviluppo che è davvero pesante da tollerare sia da parte sia della politica regionale sia quella locale, bisogna reagire e subito perché il rilancio delle città passa attraverso il funzionamento e potenziamento delle infrastrutture”.
Sul fronte delle strade, denuncia la Fit : i due assi autostradali A29 Palermo Mazara e A 29 direzione Trapani – Alcamo e la diramazione per l’aeroporto di Birgi che arriva quasi a Marsala, realizzate negli anni ’70, risultano insufficienti per capacità e necessitano di una manutenzione straordinaria per garantirne l’ efficienza. “Purtroppo la politica infrastrutturale – ha aggiunto Benigno – ha negli ultimi anni privilegiato solo la costruzione di nuove opere lasciando al decadimento in termini di qualità e sicurezza importanti arterie. E nonostante il cambio di rotta dell’Anas la maggior parte degli investimenti è previsto sulla Palermo-Catania mentre le due direttrici per Trapani non hanno investimenti di rilievo previsti, a parte nella galleria Segesta in corso di esecuzione”.
Strategico per il futuro del territorio è l’aeroporto di Birgi “enti locali e associazioni industriali e commerciali devono impegnarsi in nuovi investimenti sia per i collegamenti che per il mantenimento dei traffici, come la partnership con Ryanair – ha aggiunto il responsabile di presidio Trapani Fit Cisl, Grimaudo – , più volte sul punto di saltare in questo ultimo anno per il mancato rispetto dell’accordo di co-marketing da parte dei comuni. Appare però oramai necessario che i due aeroporti di Palermo e Trapani avviino una collaborazione fino alla creazione di un unico polo aeroportuale della Sicilia occidentale, ma questo può avvenire solo con un attraversamento ferroviario veloce frequente e stabile tra i due scali”. Sul porto di Trapani “a pagare la riduzione delle tratte sia passeggeri sia merci, nel tempo, sono stati i lavoratori: oltre il 40% circa degli operatori portuali ha fatto uso di cassa integrazione e mobilità negli ultimi anni” ha commentato Grimaudo. “Siamo fortemente convinti delle potenzialità del porto non solo come punto di partenza dei prodotti locali (marmo ed altro) o di arrivo, ma anche come nodo possibile di interscambi. Lo scalo ha grandi potenzialità ma servono gli investimenti per realizzare subito il dragaggio dei fondali e il completamento dei lavori della banchina Ronciglio, il loro finanziamento porterebbe un immediato effetto sull’occupazione oltre a rendere efficiente l’infrastruttura” ha concluso Grimaudo.