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“Il sistema fiscale italiano va cambiato come la Cisl sollecita da tre anni e come ha rilevato oggi anche la Corte dei Conti nel suo rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando la relazione della magistratura contabile. “I dati illustrati oggi dalla Corte dei Conti sono molto significativi e dovrebbero far riflettere sia il Governo sia tutte le forze parlamentari: il fisco ed i contributi di fatto si portano via quasi metà delle retribuzioni, ben 10 punti in più rispetto a quello che si registra mediamente nel resto d’Europa. E’ una pressione fiscale oggi diventata insostenibile che ha ripercussioni negative sullo sviluppo, sui consumi, sugli investimenti, sull’occupazione. Ecco perché la Cisl insiste per aprire subito, senza aspettare il 2018, una fase di confronto con il Governo sulla riforma dell’Irpef per ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente, sulle pensioni e sulle imprese che assumono ed investono in innovazione e ricerca. C’è ancora una montagna di evasione fiscale e di lavoro sommerso nel nostro paese, come ha rilevato oggi la Corte dei Conti, una stortura che dobbiamo aggredire introducendo il contrasto d’interesse e con misure straordinarie per stroncare il grave fenomeno della corruzione e delle tangenti negli appalti e nella gestione delle risorse pubbliche, come emerge anche dalle inchieste della magistratura di questi giorni”.