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“I dati forniti oggi dal Ministero del Lavoro testimoniano la ripresa di vivacità della contrattazione aziendale e territoriale dei premi di produttività a vantaggio di milioni di lavoratori che ottengono per questa via buste paga più pesanti”. Lo dichiara Gigi Petteni, segretario confederale Cisl. “Aver negoziato e depositato 20.908 contratti di produttività, che definiscono premi salariali con una minore tassazione come stabilito dalle 2 ultime leggi di stabilità, costituisce un patrimonio positivo per il rilancio delle relazioni sindacali e per coniugare la contrattazione con crescita delle imprese e l’indispensabile aumento della produttività in Italia. E’ positivo inoltre che un numero crescente e consistente di accordi introducano misure di welfare contrattuale in favore dei bisogni sociali dei lavoratori e delle loro famiglie. La Cisl guarda con attenzione ed interesse anche alla recente modifica contenuta nella cosiddetta “manovrina” che reintroduce la decontribuzione in favore delle sole imprese che negoziano con il sindacato forme di partecipazione organizzativa con i lavoratori. Spingere verso la partecipazione nelle aziende in modo concreto è una riforma storica che la Cisl da tempo insegue e che l’economia moderna richiede. Con questa nuova norma auspichiamo che la contrattazione partecipativa esca dal recinto di poche grandi imprese e si diffonda nel grande bacino di PMI. Da ultimo la Cisl chiede al Ministero del Lavoro di convocare a breve le parti sociali per presentare analisi più approfondite che possono emergere da questo importante bacino di accordi, così da meglio indirizzare e condividere le future misure di sostegno ad una contrattazione decentrata che sappia sempre più coniugare i bisogni di imprese e lavoro”.