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Manifestazione dei lavoratori dell’anello ferroviario, questa mattina dalle 9 alle 11,30, a piazza Pretoria, per chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale per fare chiarezza sullo stato del cantiere della Tecnis. I lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario procedono sempre più al rallentatore: all’opera presto resteranno solo 11 operai, sui 43 iniziali: altri 7 contratti a tempo indeterminato scadranno a fine giugno. “Con 22 lavoratori in meno l’opera non può andare avanti. Gli 11 lavoratori che restano a stento riusciranno a garantire la sicurezza del cantiere. E’ una situazione drammatica – dichiarano Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra, di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo. – Chiediamo al sindaco di sollecitare un vertice in Prefettura con l’intervento del commissario della Tecnis Saverio Ruperto e del ministero delle Infrastrutture, affinché dall’azienda e dal governo arrivi un input chiaro sulla gestione dell’opera. Il cantiere o riparte o chiude”. Intanto i lavoratori continuano a non percepire il salario. Avanzano diversi stipendi: da gennaio 2017 al mese di maggio (hanno ricevuto solo l’acconto di aprile). “Abbiamo già chiesto nei giorni scorsi il coinvolgimento del prefetto. Stamattina – aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – siamo stati ricevuti dalla nuova amministrazione. Il cantiere ha un forte impatto in città: occorre una spinta affinché riparta. Dal nuovo commissario straordinario attendiamo la messa in atto degli adempimenti amministrativi e finanziari per consentirne il rilancio del cantiere”.