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I centri di vaccinazione dell’Asp di Palermo operano in strutture fatiscenti, senza alcun abbattimento delle barriere architettoniche e in perenne carenza di personale medico e infermieristico. La denuncia arriva da Mario Scialabba (Fp Cgil), Gaetano Mazzola (Fp Cisl) e Giuseppe Amato (Uil Fpl) che sul tema hanno inviato una nota al manager dell’azienda, Antonio Candela. “Prima dell’avvio dell’anno scolastico – continuano Scialabba, Mazzola e Amato – va garantita la copertura vaccinale della popolazione. Come sarà ottemperato quest’obbligo di legge a Palermo, dato che la situazione dei centri di vaccinazione è disastrosa sia sul piano logistico sia sul piano delle risorse umane?”. I sindacalisti ricordano che per l’attuazione del piano vaccinale sono stati stanziati 30 milioni di euro (al netto dei vaccini) per il triennio 2017/2019. “I fondi ci sono – dichiarano Scialabba, Mazzola e Amato – quindi non ci si può trincerare dietro ai problemi economici. Non si può usare neanche l’alibi della mancanza di direttive da parte dell’assessorato alla Salute, che ha invece emanato un provvedimento preciso nel quale si prevede la chiusura dei centri di vaccinazione non idonei”. Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno chiesto un incontro ai vertici dell’Asp. “Vogliamo sapere – aggiungono Scialabba, Mazzola e Amato – cosa intenda fare il management per evitare che scoppi prima un’emergenza vaccinazione e poi, di conseguenza, un’emergenza scolastica. Non vogliamo assistere allo scaricabarile delle responsabilità su un argomento così importante per la salute pubblica”.