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“Non basta solo indignarsi ed alimentare polemiche sterili o strumentali sull’aumento drammatico della povertà nel nostro paese”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sui dati diffusi dall’Istat oggi sulla povertà. “La povertà non si combatte con gli slogan o con proposte velleitarie dal sapore populista. Occorre che le istituzioni e la politica diano con il contribuito delle parti sociali una risposta concreta e concertata ai bisogni delle persone più deboli, con politiche fiscali che redistribuiscano più equamente il reddito e con un vero e proprio programma di inclusione sociale solo in parte avviato dal Governo negli ultimi mesi grazie anche agli stimoli del sindacato e dell’Alleanza contro le povertà”. Per la Furlan “indubbiamente fa riflettere che la povertà sia in crescita in tutte le aree geografiche e soprattutto tra le famiglie più giovani e quelle che hanno più di tre figli. Un dato grave che rispecchia fedelmente l’alto livello di disoccupazione giovanile ed i bassi salari che ci sono nel nostro paese, anche a causa di una pressione fiscale che grava oggi in maniera insostenibile soprattutto sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Ecco perchè la Cisl ha proposto nel suo ultimo congresso di aprire subito il confronto con il Governo sulla riforma fiscale e di stanziare maggiori risorse finanziarie per contrastare la povertà, potenziando il Reddito d’Inclusione che partirà il prossimo anno e rafforzando la rete dei servizi sociali nel territorio per sostenere tutte le persone che versano in povertà assoluta e favorire il collocamento al lavoro dei più deboli in una logica non assistenziale”.