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“Sono positive le scelte operate dal Parlamento in materia di energia e concorrenza che mirano a tutelare la libertà di cittadini e piccole-medie imprese nella scelta della società per la fornitura di energia elettrica”. E’ quanto sottolineano in una nota congiunta la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il Segretario Generale della Flaei Cisl, Carlo Meazzi, sulle modifiche al Ddl sulla concorrenza approvate dalla Commissione Finanze ed Attività Produttive della Camera, grazie ad un’ampia convergenza di diverse forze politiche. “Auspichiamo che ora il testo venga approvato senza modifiche anche dal Senato. L’emendamento approvato in materia di energia esclude la possibilità di mettere all’asta la fornitura di Energia Elettrica per gli utenti che non avranno scelto il loro fornitore allo scadere, fissato a giugno 2019, del sistema di maggior tutela attualmente in vigore”, sottolinea la Cisl. “Le nostre considerazioni hanno convinto i parlamentari a riformulare l’articolo che stabiliva l’assegnazione, per gli utenti che non avessero scelto il fornitore nel mercato libero, alla società che si fosse aggiudicata la gara attraverso procedure concorsuali per aree territoriali. E’ una scelta indubbiamente positiva che rispetta la libertà dei cittadini, evita distorsioni del sistema con criteri dirigistici, consente una ulteriore riflessione sulle norme che debbono tutelare la parte più fragile della popolazione, allorché si accentua l’apertura al libero mercato di un servizio pubblico primario, come l’energia elettrica. Le norme attualmente previste evitano che il costo dell’energia elettrica lieviti ulteriormente per un tempo indefinito per i 20 milioni di consumatori, la stragrande maggioranza dei quali risulterebbero poco consapevoli dell’evoluzione del mercato. Questo ha convinto i parlamentari a rafforzare, come chiesto dal sindacato, le tutele in favore dei consumatori deboli. Resta necessario affrontare con Governo, Istituzioni, Aziende e Parti sociali una riflessione complessiva su tutto il Settore dell’energia elettrica, al fine di definire una vera programmazione rivolta alle varie componenti (Produzione, Stoccaggio, Trasporto, Distribuzione e Vendita) quanto più necessaria nel momento in cui si va definendo la SEN, la strategia di medio e lungo periodo che dovrebbe orientare le scelte della transizione energetica. Una parte importante di questa riflessione dovrà riguardare le modalità di accesso al mercato libero. Consideriamo un aspetto critico il venir meno, in conseguenza della soppressione del mercato tutelato, della funzione principale dell’Acquirente Unico, quella di proteggere gli utenti domestici dagli eccessi del mercato. Si tratta di una forzatura che potrebbe favorire gli interessi economici dei venditori di energia. Il settore ha saputo fino ad oggi superare la crisi economica e la contemporanea transizione energetica quasi senza traumi grazie alla responsabilità del mondo del lavoro come delle imprese del settore. La nostra proposta – concludono all’unisono Annamaria Furlan e Carlo Meazzi – è di realizzare una Cabina di regia/osservatorio o un tavolo di concertazione per l’energia, al fine di studiarne gli effetti ed adottare eventuali scelte risolutive, tali da migliorare l’intero sistema elettrico nazionale, rendendolo quanto più funzionale possibile alla crescita, come alla modernizzazione socio produttiva dell’Italia”.