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“Un paese civile non può consentire le aggressioni ed i continui episodi di violenza nei confronti del personale delle ferrovie e degli autobus durante lo svolgimento del normale servizio a bordo”. E’ la denuncia della Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo l’ennesimo episodio del capotreno accoltellato ieri sulla tratta Piacenza – Codogno. “Fa bene la Fit Cisl, il nostro sindacato di categoria, ad alzare la voce ed a sollecitare la convocazione di un incontro con il Ministero dell’Interno e con le altre istituzioni pubbliche preposte alla vigilanza nel settore dei trasporti”, sottolinea la Furlan. “Noi esprimiamo naturalmente la nostra vicinanza e solidarietà a tutti i ferrovieri ed autoferrotranvieri che hanno subito delle aggressioni ed anche danni fisici gravi in questi ultimi mesi. Ci chiediamo perché le misure di prevenzione e sicurezza che riguardano altri segmenti del settore trasporti non siano applicate anche a quello ferroviario. E’ inaccettabile che un lavoratore mentre fa il proprio dovere debba subire degli atti inqualificabili di intimidazione e violenza fisica. Tocca anche alle imprese ferroviarie ed autoferrotranviarie garantire l’incolumità fisica e le normali condizioni di salute e sicurezza di tutti i dipendenti, in coerenza con le norme vigenti. Ecco perché ci auguriamo che questa vicenda possa approdare nelle sedi opportune, aprendo un confronto serio su questo tema, per concordare gli opportuni provvedimenti in grado di evitare il ripetersi di questi atti incresciosi”.