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“I Comuni siciliani, in particolare quelli del trapanese e del palermitano, non hanno più alibi. Con le risorse del fondo di rotazione per la progettazione delle opere pubbliche, pari a oltre 10 milioni di euro, gli Enti locali dell’isola potranno usufruire dell’anticipazione delle spese per progetti”. Lo ha detto Paolo D’Anca, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani, aprendo gli Stati generali dell’edilizia, svoltisi oggi all’aeroporto di Birgi. “Abbiamo scelto questo luogo simbolo – ha continuato D’Anca – per rappresentare le potenzialità di un territorio che pur avendo le ali non riesce a volare. A Trapani il settore delle costruzioni vive una crisi senza precedenti, costante drammatica di tutta l’isola. Va invertita questa tendenza e la scossa arriva dal Patto per il Sud. I Comuni del trapanese, come quelli del palermitano si avvalgano del fondo di rotazione per non perdere quest’occasione irripetibile. Se non lo faranno, siamo pronti a mobilitazioni e alle occupazioni di ogni Comune”. Per il segretario generale della Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, il tema delle infrastrutture è prioritario in
questi due territori. “L’aeroporto di Birgi va rilanciato – dice La Piana – perché non è ammissibile che sia sottoutilizzato. Per farlo vanno però potenziati i collegamenti con le altre aree della Sicilia, realizzando finalmente la rete infrastrutturale attesa da troppo tempo”. Il segretario generale della Cisl di Palermo e Trapani ha puntato l’accento sulla necessità di unire le forze, fare sinergia, discutere, programmare insieme le strategie per il rilancio dei territori.”Purtroppo – spiega La Piana – notiamo spesso quanto le eccellenze della nostra terra non vengano valorizzate al massimo, per via della mancanza di una rete con tutti i settori strategici, così restano realtà isolate.I trasporti sono fra le principali basi dello
sviluppo, bisogna lavorare sui collegamenti nelle città e fra i due territori di Palermo e Trapani, fra i due scali aeroportuali”.Il segretario generale della Filca Cisl, Franco Turri, ha ribadito l’esigenza di istituire un osservatorio che monitori l’avanzamento delle opere pubbliche e l’avvio dei cantieri. “Occorre avere un quadro chiaro – afferma Turri – dei lavori che sono in corso, di quelli che sono bloccati o di quelli che partiranno. Questo serve per poter essere ancora più da pungolo nei confronti delle amministrazioni locali. Negli uffici tecnici dei Comuni devono essere figure professionalmente preparate, non è ammissibile che ci siano stop procedurali immotivati. Il nodo della burocrazia va superato”. Secondo Franco Turri, “con il Patto per il Sud e i fondi europei, si potrebbe davvero cambiare volto alla Sicilia, con una nuova fase di sviluppo per il settore dell’edilizia”. “Il Sud – dice Turri – ha potenzialità uniche, in Sicilia ci sono tante cose da fare, in termini di dotazione infrastrutturale, di messa in sicurezza del territorio e di ricostruzione di un patrimonio abitativo ormai obsoleto”.