[print_link]
Carenza di personale, di mezzi, comportamento antisindacale dell’azienda,problemi di sicurezza sul lavoro, e la necessaria riorganizzazione della sede dell’Azienda siciliana Trasporti a Trapani. Chiede così l’intervento del Presidente dell’Ast e dell’Ispettorato del Lavoro il sindacato della Fit Cisl, nel corso di una conferenza stampa sulla vertenza che riguarda la sede dell’Ast di Trapani che si è tenuta nella sede della Cisl in piazza Ciaccio Montalto. Fra le principali denunce del sindacato c’è ciò che limita i servizi di trasporto nella provincia trapanese a causa della mancanza di 14 operatori di esercizio, gli autisti, “da assumere – hanno spiegato Amedeo Benigno segretario generale Fit Cisl Sicilia, Rosanna Grimaudo responsabile presidio Fit di Trapani e Giuseppe Fici Rsa Ast Trapani – dopo aver pero soddisfatto le richieste di trasferimento del personale dipendente, bisogna coprire questi posti mancanti inorganico e dotare il territorio di un servizio degno”. La carenza di mezzi poi, per cui la Federazione Trasporti della Cisl chiede del’acquisto di 14 pullman. “Il servizio è carente e con la mancanza di collegamenti ferroviari adeguati nel territorio questo non fa altro che aggravare le difficoltà dei pendolari, è ora di programmare i servizi in modo efficiente”.
C’è poi l’aspetto dei turni di lavoro e la discriminazione fra i circa 50 dipendenti della sede trapanese da parte del funzionario proposto alla direzione della sede. “Nonostante infatti il piano di contenimento spese, il taglio dello straordinario è stato applicato solo per il personale amministrativo, e questo pur avendo firmato un accordo che prevedeva 24 ore di straordinario mensile per ogni dipendente, ma ciò che stona di più è il fatto che mentre alcuni subiscono la riduzione, altri come gli operatori dell’Ufficio Movimento ottengono un aumento, fino ad oltre 250 ore annue che superano il budget previsto per questo costo. Lo riteniamo inaccettabile”. C’è poi uno dei punti fondamentali, sui quali la Fit Cisl porta avanti la sua battaglia: la sicurezza sui luoghi di lavoro. “Si continua a far lavorare gli operatori dell’officina senza allestire una zona adibita al lavaggio dei pezzi meccanici e senza fornire loro gli adeguati dispositivi di protezione individuale che proteggerebbe da schizzi di liquidi infiammabili come la benzina,e dalle sostanze tossiche che si sprigionano nell’aria. Di fatto cosi – continuano Benigno, Grimaudo, Fici, – gli operatori e gli addetti alle pulizie entrano in locali inagibili e per questo chiediamo l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro”. Tutti questi punti, precisa la Federazione Trasporti, “facevano parte diun verbale di accordo firmato da sindacati e azienda, lo scorso 20 settembre a oggi totalmente disatteso. Purtroppo notiamo nella sededi Trapani un clima ostile e pregiudizievole nei confronti dei sindacati, chiediamo l’intervento del Presidente dell’Ast”. Nell’accordo dello scorso 20 settembre i sindacati chiedevano anche la revisione del piano di esercizio (invernale ed estivo) per un migliore servizio adeguato ai flussi turistici e alle esigenze degli studenti nei mesi invernali, una più equa distribuzione dello straordinario, il rispetto delle 9 ore di pausa fra un turno e quello successivo. “Se non verremo convocati ci rivolgeremo oltre che all’Ispettorato del lavoro anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti” concludono dalla Fit.