P.A., Cisl “Sostegno a ricorso Fp Cisl su liquidazione Tfr. Va superata disparità ingiustificata fra settore pubblico e privato”

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“E’ impensabile una spending review a carico dei lavoratori pubblici italiani utilizzando il differimento coattivo della liquidazione che vede ritardi a carico dei dipendenti in quiescenza rilevati da un minimo di 105 giorni fino a due anni”. Lo dichiara il Segretaio confederale della Cisl, Ignazio Ganga, con delega al Pubblico Impiego. “La CISL confederale- continua Ganga- sostiene con forza le ragioni dell’iniziativa della propria Federazione del Pubblico Impiego (FP Cisl) che intende portare dinanzi alla Suprema Corte l’illiceità consumata dallo Stato a carico dei propri operatori. Trattasi di risorse accantonate dalle lavoratrici e dai lavoratori nell’arco di una vita e, spesso, fonte di liquidità attesa per rispondere a momenti di difficoltà o nel cambiamento dei regimi di vita. Una grave iniquità che, dopo l’allungamento del periodo di permanenza al lavoro, per effetto delle rigidità introdotte dagli attuali regimi pensionistici, riscontra l’incomprensibile differimento dei termini della fruizione della liquidazione. Una disparità ingiustificata fra settore pubblico e privato che vede il datore di lavoro “Stato” non rispondere alle proprie prerogative nel campo della esercizio della responsabilità sociale, arrivando per ultimo al rinnovo dei contratti di competenza dei suoi dipendenti e allungando i tempi dell’erogazione delle spettanze di fine rapporto. “Per la Cisl confederale- conclude Ganga- oltre che doveroso sostenere le ragioni della vertenza aperta dalla Cisl Funzione Pubblica per il ritorno ai precedenti regimi, si tratta di riproporre le ragioni dell’uguaglianza fra lavoratori in uno scenario che riscontra la necessità di restituire al pubblico impiego la dignità erosagli in questi nove anni di vacanza contrattuale e da inopportune campagne mediatiche a danno di una forza lavoro che, con enormi difficoltà e con grande eroismo individuale degli operatori, sta invece accompagnando l’uscita del Paese al di fuori della crisi”.

 

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