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“La seduta del consiglio comunale di Palermo con al centro il tema dell’efficientamento dei servizi della Rap, è una forte sollecitazione a riposizionare tra le priorità dell’amministrazione comunale e dello stesso consiglio il dibattito sulla gestione dei rifiuti in città. Incrementare le percentuali di raccolta differenziata, migliorare il servizio di spazzamento manuale, dotarsi di adeguata infrastrutturazione impiantistica nel sito di Bellolampo sono inequivocabilmente obiettivi condivisibili da tutte le forze politiche che, per il bene della città, dell’azienda e dei lavoratori dovrebbero trovare una immediata convergenza e non una sterile contrapposizione”. Ad affermarlo sono i sindacati di Rap Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas, al termine della seduta del consiglio comunale di oggi. “Non possono più essere rimandati gli impegni assunti”, che poi le organizzazioni sindacali elencano, “dal mantenimento della proprietà pubblica della società; l’immediata nomina di un presidente, di un direttore generale, l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 con il riconoscimento delle richieste dell’azienda di piazzetta Cairoli e senza operazioni di ‘finanza creativa’ da parte del socio unico Comune di Palermo; l’approvazione di un nuovo contratto di servizio che sia realmente adeguato al raggiungimento dei nuovi obiettivi, a partire dall’incremento delle percentuali di raccolta differenziata che necessita di maggiore manodopera con costi aggiuntivi”. “E’ chiaro – aggiungono – che senza adeguate risorse economiche, l’azienda non sarà in grado di fare gli investimenti necessari a migliorare i servizi per la città e la delibera sulla tariffa Tari 2018, appena votata in consiglio comunale, certamente non va in questa direzione e trasmette nuova preoccupazione ai lavoratori. L’Amministrazione comunale supporti con i fatti l’azienda, limitarsi ‘a dettare ordini’ in assenza di una concreta sinergia, di un flusso regolare di risorse economiche e di una costante collaborazione finalizzata alla soluzione delle innumerevoli quotidiane problematiche, ci consegna il dubbio sui reali intendimenti del socio unico, qualora non venga fugato in tempi brevi, questo indurrà i sindacati a riprendere le comunicazioni assembleari con i lavoratori”.