Papa Francesco a Palermo il prossimo 15 settembre. Lettera di Benvenuto della Cisl Palermo Trapani, “certi delle Sue parole di supporto e conforto”

[print_link]

 

“Il prossimo 15 settembre a Palermo, noi saremo presenti, con le magliette celebrative appositamente confezionate per la Sua visita. Crediamo infatti fermamente, che presenziare con le nostre Federazioni a nome di tutte le categorie lavorative e dei pensionati, sia alla Santa Messa che si celebrerà presso il Foro italico, sia, a piazza Castelnuovo, in occasione dell’incontro con i Giovani, sarà un ulteriore modo per rappresentare il nostro desiderio di condivisione e di vicinanza con tutti i Lavoratori e con il mondo del Lavoro in generale. Saremo pronti ad accogliere le Sue Sante parole che ci infonderanno fiducia e speranza affinché, come recita un Suo messaggio rilasciato in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, i giovani ‘non abbiano timore di guardare con onestà alle paure, riconoscerle per quello che sono e fare i conti con esse’”. E’ uno dei passaggi della lettera di benvenuto a Palermo a Papa Francesco in vista della visita di sabato prossimo, firmata dal segretario Leonardo La Piana, che la Cisl Palermo Trapani ha inviato alla segreteria del Pontefice. Il sindacato parteciperà alla messa della mattina e all’incontro con i giovani previsto a piazza Castelnuovo nel pomeriggio. “Siamo certi che il tema del lavoro, della legalità, della lotta alla povertà, saranno fra le priorità nelle frasi che pronuncerà davanti a migliaia di fedeli che qui La attendono, perché come Lei ci insegna, è il coraggio di azioni importanti e perseveranti che deve prevalere nelle nostre vite. Le chiediamo la Sua Santa Benedizione e facciamo appello alla forza delle Sue parole che saranno, per noi tutti, fonte di incoraggiamento e di ispirazione per i tanti prossimi impegni che affronteremo – scrive La Piana -, come quelli legati alla necessità di porre all’attenzione delle autorità competenti le problematiche poste dai tanti disoccupati presenti nella nostra Palermo”. Nella missiva il sindacato ricorda l’esempio lasciato dal sacrificio dei tanti martiri uccisi dalla mafia che guida le azioni del sindacato e i tanti morti sul lavoro. “Caro Papa Francesco non avremo penso né modo di incontrarci né di stringerci la mano, ~Le facciamo però una richiesta a nome di tutta la nostra organizzazione: preghi per noi, per questa terra bellissima e controversa, preghi per i tanti immigrati, per i detenuti, per coloro che non trovano un lavoro e che non hanno il coraggio di guardare in faccia la propria famiglia perché si vergognano di non poterla sostenere, preghi per tutti i bambini e le bambine che stanno male, per dare a ciascuno di noi salute pace e serenità e soprattutto la forza per realizzare il nostro mandato”. “E se ognuno fa qualcosa~diceva don Pino Puglisi, è il motto che domina le nostre azioni quotidiane, senza mai esitare. La Cisl porta questo messaggio di impegno ogni giorno, in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere della nostra città, anche nelle periferie urbane spesso abbandonate da una politica talvolta troppo distratta”. .
Ecco il testo completo:

Benvenuto a Palermo,
Sua Santità Papa Francesco

La Cisl del Territorio di Palermo e Trapani che ho l’onore di rappresentare, La accoglie con un abbraccio filiale colmo di quella speranza che contraddistingue la nostra terra di Sicilia e tutti coloro che, nonostante ogni giorno stentino ad andare avanti fra le mille difficoltà che rallentano lo sviluppo ed il lavoro, hanno uno sguardo benevolo e fiducioso verso se stessi e il prossimo.

Siamo lieti della Sua presenza nella nostra amata città; essa è un’ulteriore testimonianza della profonda attenzione che Lei mostra nei confronti del Sud e dei territori difficili. Santità, le Sue parole saranno per noi una guida preziosa e un faro nella concretizzazione quotidiana del nostro ruolo sociale accanto ai lavoratori.

In una recente intervista, ha sottolineato il valore del Sindacato per lo sviluppo, affermando che “la crescita è sempre il risultato dell’impegno per il bene della comunità” e, “che è il lavoro, che conferisce dignità all’uomo, non il denaro”.

La ringraziamo a nome di tutte le nostre delegate e delegati che ogni giorno, nei posti di lavoro, con grande impegno e dedizione svolgono la propria funzione, incarnando la mission del servizio e della prossimità ai più bisognosi.

Noi saremo presenti, il prossimo 15 settembre a Palermo, con le magliette celebrative appositamente confezionate per la Sua visita. Crediamo infatti fermamente, che il presenziare con le nostre Federazioni a nome di tutte le categorie lavorative e dei pensionati, sia alla Santa Messa che si celebrerà presso il Foro italico, sia, a piazza Castelnuovo, in occasione dell’incontro con i Giovani, sarà un ulteriore modo per rappresentare il nostro desiderio di condivisione e di vicinanza con tutti i Lavoratori e con il mondo del Lavoro in generale. Tutti noi saremo pronti ad accogliere le Sue sante parole che ci infonderanno fiducia e speranza affinché, come recita un Suo messaggio rilasciato in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, i giovani “Non abbiano timore di guardare con onestà alle paure, riconoscerle per quello che sono e fare i conti con esse”.

La paura di chi, nella nostra martoriata terra, soffocata da decenni di condizionamenti mafiosi, teme di non trovare un futuro e pensa che l’unica strada possibile sia quella di abbandonare la propria città.

La paura di chi, spesso avanti nell’età, si ritrova senza un lavoro e senza prospettive per sé e i propri cari. La disoccupazione infatti ha valori altissimi nelle nostre province, quella giovanile supera il 50 per cento.

Noi, come Sindacato che guarda agli ultimi, ai luoghi di frontiera, a chi soffre, a chi vive di stenti, ai pensionati che affrontano tante difficoltà, agli immigrati in cerca di rifugio e speranza, cerchiamo ogni giorno di fare la nostra parte, battendoci per la tutela dei diritti, chiedendo sempre maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, sollecitando risposte adeguate alle istituzioni, spesso sorde al grido di aiuto dei cittadini e delle famiglie che versano in situazioni di disagio sociale ed economico sempre molto più disarmanti.

Seguiamo questo indirizzo, ispirandoci ai valori cristiani della Carità, quella carità che Paolo nel celeberrimo Inno ci illustra nelle sue diverse accezioni e, che in primis è Amore. Il nostro pensare e il nostro agire desiderano rispettare, valorizzare e accogliere i principi di giustizia e legalità e rispetto del prossimo, che ci hanno tramandato i nostri martiri uccisi dalla mafia, tantissimi, a partire dai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e le loro scorte, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’imprenditore Libero Grassi, i tanti magistrati, giudici e giornalisti uccisi per essersi opposti al volere della Mafia.

Durante la commemorazione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa dello scorso 3 settembre, il nostro Arcivescovo Don Lorefice ha ricordato che “il sangue dei nostri martiri feconda la nostra terra inondandola, grazie agli esempi che ci hanno lasciato, di speranza per un futuro che grazie al contributo di tutti, possa essere libero dall’oppressione mafiosa”. Queste parole sono per noi l’indirizzo e orientano il nostro operato.

“E se ognuno fa qualcosa” diceva don Pino Puglisi è il motto che domina le nostre azioni quotidiane, senza mai esitare, perché come diceva sempre don Pino, “Quelli che riflettono troppo prima di fare un passo, trascorreranno tutta la vita su di un piede solo”.

La Cisl porta questo messaggio di impegno ogni giorno, in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere della nostra città, anche nelle periferie urbane spesso abbandonate da una politica talvolta troppo distratta.
Con tale spirito, stiamo investendo molte delle nostre risorse sui nostri Giovani, caro Papa Francesco, affinché possa formarsi un sindacato del futuro, sempre più vicino agli ultimi e a chi si trova in situazioni di disagio e difficoltà. Traiamo ispirazione dalle Sue parole, dall’invito a non restare “isolati” nelle proprie vite ma a fare comunità: “Spalancate le porte della vostra vita! I vostri spazi e tempi siano abitati da persone concrete, relazioni profonde, con le quali poter condividere esperienze autentiche e reali nel vostro quotidiano”.

Questi sono i valori che abbiamo fatto nostri e che cerchiamo non senza difficoltà di incarnare: lo stare insieme, il fare Comunità, la Partecipazione, la Solidarietà nei confronti di chi è più bisognoso, il Rispetto delle diversità. Ci preoccupa la deriva di intolleranza che sentiamo crescere e che viviamo anche nella nostra comunità.

Talvolta, non Le nascondo, siamo presi dallo sconforto, dal timore di non riuscire, dalla consapevolezza che le problematiche che ci proponiamo di affrontare sono più grandi delle nostre possibilità di risoluzione e mediazione. Tuttavia, siamo convinti che bisogna avere coraggio e non fuggire di fronte alle proprie responsabilità, così come ci insegnano i caduti per mano mafiosa e tutti coloro che hanno perso la vita nei luoghi di lavoro, nell’esercizio delle loro attività.

Purtroppo, ancora oggi si muore nei luoghi di lavoro, Papa Francesco!

Ecco la ragione per la quale, la Cisl con le sue federazioni degli edili e della funzione pubblica, ha voluto ricordare e onorare, lo scorso 30 marzo, le “vittime del dovere”. E’ importante e fondamentale non porre nell’oblio tali drammi ed essere pungolo per sensibilizzare i cittadini, le aziende e gli Amministratori a trovare, ciascuno nel proprio ambito, le modalità per assicurare la sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici.

Sua Santità, siamo certi che il tema del lavoro, della legalità, della lotta alla povertà, saranno fra le priorità nelle frasi che pronuncerà davanti a migliaia di fedeli che qui La attendono, perché come Lei ci insegna, è il Coraggio di azioni importanti e perseveranti che deve prevalere nelle nostre vite.

Le chiediamo la Sua Santa Benedizione e facciamo appello alla forza delle Sue Sante parole che saranno per noi tutti fonte di incoraggiamento e di ispirazione per i tanti prossimi impegni che affronteremo, come quelli legati alla necessità di porre all’attenzione delle autorità competenti le problematiche poste dai tanti, disoccupati presenti nella nostra Palermo.

Caro Papa Francesco non avremo penso né modo di incontrarci nè di stringerci la mano, Le facciamo però una richiesta a nome di tutta la nostra organizzazione: preghi per noi, per questa terra bellissima e controversa, preghi per i tanti immigrati, per i carcerati, per coloro che non trovano un lavoro e che non hanno il coraggio di guardare in faccia la propria famiglia perché si vergognano di non poterla sostenere, preghi per tutti i bambini e le bambine che stanno male, preghi per dare a ciascuno di noi salute pace e serenità e soprattutto la forza per realizzare il nostro mandato

Dal canto nostro le assicuriamo che faremo del nostro meglio, che cercheremo di rendere concrete le nostre intenzioni, sicuri che avremo sempre il Suo sostegno e la Sua vicinanza.

Le dedichiamo una poesia inedita, scritta circa un anno fa e che crediamo esprima bene le sensazioni che questa città regala ai suoi visitatori che si intitola “il volo e il vuoto”, essa esplicita a nostro avviso il desiderio di rinascita che convive con la paura di cambiare:

Per strada odori, colori, fumo e sapori
Una moto con due innamorati che guardano il cielo ammirati
Il vento un po’ freddo che entra dentro il corpo
facendosi strada dal cappuccio del giubbotto di colore blu
Se guardi lassù il cielo ti sussurra
Un linguaggio strano, fatto di emozioni
Una scia bianca nel cielo che indica il passaggio di un aereo
Si porta dietro il volo e il vuoto ,
quella strana sensazione di chi vive qui in questa meravigliosa città
che lascia spesso spazio a quella malinconia tipica di chi ama ma non viene ricambiato.
Sarà così che vivrò qui a Palermo con lo sguardo rivolto al cielo, gli occhi che ammirano il mare, il cuore che avvolge la storia e l’arte di questa città che ti rimane dentro con quel profumo di rinascita che passa da storie di uomini e donne che per lei hanno dato la vita.
Il vuoto colmato dal volo per un futuro di stelle nel cielo che trasformano questo inferno in un meraviglioso paradiso.
161_lapiana_lettera a PapaFrancesco

 

News correlate